Dato il periodo, vi ritrasmettiamo, in allegato alla presente, il comunicato diffuso lo scorso 22/08.
Esso rappresenta uno sviluppo conseguenziale preannunciato, in parte, nella lettera inviata l’ 1/08 al Vice- Segretario Generale e al Dirigente Generale della Direzione Risorse umane.
L’ improvvisa decisione dell’ Amministrazione di passare dal calcolo a giorni a quello ad ore, per noi, è stata la classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso” in quanto, come sapete, avevamo già firmato con riserva l’ ipotesi d’ accordo FUA 2012.
Rispetto, invece, alle causali di assenza equiparate alla presenza in servizio quelle per il FUA 2012 (ex- circolare n. 37/2013) sono sostanzialmente simili a quelle del 2011 (ex-circ. n. 25/2012).
Quest’ anno sono stati inseriti cinque codici in più che sono specificazioni di causali già inserite o riguardano attività di servizio (ad es., i codici per servizio fuori sede o per il tempo di trasferimento tra sedi di servizio).
Sulla materia dell’ equiparazione alla presenza in servizio di causali d’ assenza, come sappiamo, è intervenuta in maniera restrittiva la normativa brunettiana (ex-art. 71 d-l n. 112/2008 conv. dalla L. 133/2008) ma, come in altre circostanze, abbiamo l’ impressione che ci sia un eccesso di zelo da parte della nostra Amministrazione e, non a caso, in maniera esemplificativa, riportiamo nel citato comunicato la tipologia di assenze legate alle assemblee del Personale o, ancora, si potrebbe riportare l’ esempio delle terapie salvavita su cui la nostra O.S. ha fatto una significativa battaglia alcuni anni fa quando il nostro compagno Alessandro Grazia era in fase terminale e, purtroppo, successivamente ci ha lasciati.
Rispetto alle assemblee del personale quando il CCNL integrativo del 16/5/2001 fa riferimento al fatto che la partecipazione alle assemblee non comporta decurtazione della retribuzione, è appena il caso di ricordare che nella definizione della struttura della stessa, ex-art. 28 del CCNL 16/2/1999, sono comprese anche le voci FUA (in altri termini, la definizione contrattuale di “retribuzione” comprende sia quella fissa che accessoria senza ulteriori specificazioni).
Tuttavia, in questa fase, per noi, è prioritario contestare l’ atteggiamento unilaterale dell’ Amministrazione e soltanto un attimo dopo addentrarci nella disamina di singole voci e relativi codici SIAP.
Infatti, riteniamo, tra l’ altro, che questo modo di operare dell’ Amministrazione sia anche contrario al codice di comportamento (ex-d.P.R. n. 62/2013) dove, all’ art. 9, come articolazione del principio di trasparenza c’è quello della “tracciabilità dei processi decisionali”.
Pertanto, se l’ Amministrazione non rende “tracciabili” le sue decisioni disattendendo il Codice, come può pretendere che, poi, lo rispettiamo noi?
Quale credibilità ha nel proporre, come ha fatto a giugno, una bozza di codice di comportamento per i dipendenti della Corte quasi di stile draconiano?
Non a caso, nella citata lettera dell’ 1/08, abbiamo fatto esplicita richiesta di chiarire la “ratio” che c’ era dietro il cambiamento del metodo di calcolo per la produttività collettiva e la mancata risposta ha costituito uno degli elementi che ci ha spinto a trarre la conclusione che sarebbe stato necessario preannunciare il prossimo rifiuto da parte nostra della sottoscrizione definitiva del FUA 2012.
In realtà, pensiamo che occorra sviluppare una forte opposizione a quest’ ulteriore atteggiamento unilaterale dell’ Amministrazione anche perché se esso passasse “senza colpo ferire” tra poco ci troveremmo l’ estensione del calcolo ad ore anche rispetto alle indennità di disagio perché, ora, s’è creata un’ asimmetria tra il metodo di calcolo della produttività collettiva e quello delle indennità.
Su quest’ aspetto, va richiamata l’ attenzione di tutti i colleghi (a partire da quelli di area I e II) che potrebbero vedere la situazione creatasi con la produttività collettiva come un fatto isolato e, sicuramente, non lo sarà se non si sviluppa un’ adeguata iniziativa.
Rispetto allo specifico della produttività collettiva negli accordi FUA, sinora, non soltanto era previsto il calcolo in giorni ma “le effettive presenze in servizio” sono sempre state viste come un elemento ulteriore, pressoché residuale rispetto al conseguimento degli obiettivi prefissati e alla positiva valutazione dell’ apporto individuale.
Insomma, non stiamo parlando delle prestazioni di lavoro straordinario dov’è determinante l’ effettiva presenza.
Pensiamo che sia fondamentale prepararsi nelle varie sedi, da quella romana a tutte le altre, ad un tipo d’ attività simile a quella che abbiamo sviluppato negli ultimi due anni nella critica al sistema di valutazione del personale delle aree funzionali dove anche grazie all’ attività sindacale decentrata siamo stati i promotori di vari documenti R.S.U.
Ad es., sarebbe importante fare un’ adeguata pressione sui dirigenti SAUR e sui dirigenti romani per la RSU della sede centrale per avere prospetti di doppia liquidazione (a giorni e ad ore) per il Personale dei vari territori per valutare nel concreto se e che tipo di tagli ci sono (se si dichiarano incompetenti premere per farne fare richiesta ai competenti Uffici del Segretariato Generale o inoltrare direttamente richieste RSU al trattamento economico per avere i suddetti prospetti per il Personale della propria sede territoriale o aggregati di competenza per il Personale degli uffici centrali);
dove c’è il rapporto di forze, porre questa rivendicazione come pregiudiziale nella contrattazione integrativa territoriale una volta che verrà avviata valutando, se necessario, d’ intraprenderla anche come Organizzazione d’ intesa con le Federazioni Territoriali.
Ciò, per noi, è uno dei modi per dimostrare concretamente che non accettiamo la logica autoritaria del fatto compiuto come affermiamo nella parte finale dell’ allegato comunicato.
Questi tipi d’ iniziativa, darebbero anche ulteriore forza all’ informazione successiva che abbiamo intenzione di chiedere a livello centrale in modo da avere dati complessivi di comparazione tra la liquidazione in giorni e quella in ore.
Roma 26/08/2013
FP CGIL NAZIONALE CORTE DEI CONTI
MICHELE PIETRAFESA