14 MAGGIO 2007 – Luxembourg – Convegno sulla carta dei diritti Europea dei Vigili del Fuoco
30 rappresentanti delle OO.SS. nazionali dei vigili del fuoco, provenienti da tutta l’Europa si sono incontrati per discutere di una carta dei diritti comuni, proposta dai membri dell’EPSU Firefighters’ Network in collaborazione con la UK Fire Brigades Union, da diffondere nella comunità europea con lo scopo di difendere e aumentare le conquiste ottenute nei paesi più avanzati e diffonderle in tutti i paesi membri dell’Europa.
I punti sui quali si incentrano le regole da condividere riguardano:
definizione, Stato e ruolo dei Vigili del fuoco;
diritti sindacali e contrattazione collettiva;
condizioni di lavoro;
diritto alla pensione e previdenza assicurativa;
organizzazione del servizio antincendio e di soccorso;
formazione ed equipaggiamento;
uguali opportunità;
salute e sicurezza.
La discussione ha messo in rilievo la condivisione dei partecipanti ad emanare una carta comune dei diritti e, soprattutto, la volontà di metterla in atto a breve termine, sulla quale non dovrebbero fungere da impedimento le differenze esistenti nel settore dei Vigili del fuoco, tra i paesi della comunità europea.
Il dibattito, molto partecipato, ha portato ulteriori elementi di riflessione, quali il fisiologico accostamento del Vigile del fuoco ai paramedici, sostenuto, in particolare dai compagni inglesi, che hanno, a tale proposito, allegato un documento contro il fumo e la sigaretta, quanto la presa di posizione generalizzata contro i tagli ai sistemi pensionistici, che sui Vigili del fuoco rischiano di avere effetti devastanti, dal momento che il mestiere del Vigile del Fuoco diventa problematico superati i 50 anni.
Abbiamo trovato Di particolare interesse, per la situazione attuale dei Vigili del Fuoco italiani, la parte della discussione sul ruolo del Vigile del Fuoco nella società e la sua attività contro gli incendi e il soccorso alle popolazioni, in relazione al sistema più generale del sistema di protezione civile: a tale riguardo sono stati segnalati due pericoli insistenti in maniera diversa in vari paesi d’Europa, l’uno di privatizzazione, l’altro di forzato inserimento nelle Forze Armate, per coinvolgerli nei sistemi di difesa complessiva, soprattutto in relazione alla lotta al terrorismo.
Questo secondo aspetto ha riguardato l’Italia per la nota riforma, operata dal governo Berlusconi, con la legge 252/04, ma, purtroppo, mai messa in discussione dall’attuale Governo di centro sinistra, che confondendo i compiti dei Vigili del fuoco con quelli delle Forze di Polizia, ne ha omologato le forme contrattuali, riducendo una parte importate delle conquiste ottenute con anni di battaglie sindacali. Lo stesso problema stanno attraversando Spagna e Portogallo, dove si vorrebbero aggregare i pompieri alle Forze Amate e contro questo progetto e per il contratto i colleghi portoghesi scenderanno in piazza nei prossimi giorni, iniziativa che i partecipanti al convegno si sono impegnati a sostenere con forme pubbliche di solidarietà. Noi non mancheremo di dare la nostra.
Franco Moretti