Chi inganna chi!!!
Non c’è giorno che passa che non ci sia qualcuno pronto ad ergersi a paladino unico di qualche battaglia e rimproverarci sempre qualcosa!
Sistematicamente leggiamo i comunicati di coloro che sostengono il “tutto per tutti” e propagandano richieste strumentali consapevoli dell’impossibilità di una loro attuabilità.
Propagandano, fin troppo facilmente e spensieratamente, richieste di 500 euro e passa al mese senza alcuna preoccupazione degli effetti e della loro sostenibilità.
Giusto per fare qualche numero quantificando gli effetti di richieste simili per poterne comprendere la fattibilità e la loro sostenibilità:
– una richiesta di 500 euro mensili di aumento nella pubblica amministrazione comporterebbe un aumento di costi per la collettività di circa 35 miliardi di euro.
C’è un livello di sostenibilità ed un senso della misura?
È veramente il caso di dire che c’è chi pur di aumentare le proprie tessere è disposto a vendere tutto ed il contrario di tutto!
E c’è da dire che questi illusionisti sono pari a coloro che, a mezzo quotidiani, denigrano i dipendenti pubblici con epiteti offensivi di vario tipo.
Che differenza c’è fra i diffamatori e fra chi, sparandola sempre più grossa, considera i colleghi e tutti i dipendenti pubblici privi di una qualsiasi capacità cognitiva?
Con crescente disappunto leggiamo i comunicati della UIL che imputano alla CGIL cose che invece sono tipiche e caratterizzanti del loro particolare fare quotidiano.
Con grande sconcerto di tutti i presenti, in uno degli ultimi incontri con l’On.le Cento, ci siamo trovati di fronte a quattro posizioni diverse e contrastanti fra loro della UIL del Ministero, della UIL dell’Agenzia delle Entrate, della UIL della Agenzia delle Dogane e della UIL dei Monopoli di Stato a proposito della ripartizione delle risorse provenienti dalla cosiddetta “cartolarizzazione”.
L’ultima dimostrazione di incoerenza si è manifestata fra quanto scritto nel comunicato della UIL del MEF e quanto riportato nel comunicato firmato dal Segretario Generale della UIL PA e poi perché, viste le varie anime, non sappiamo quanto da loro è stato scritto in ogni settore delle Agenzie fiscali!
E sul problema degli “idonei” dei processi di riqualificazione presso l’ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e. quanto scrive la UIL nei suoi comunicati stride notevolmente con quanto sentiamo costantemente dalla loro voce nel corso degli incontri con l’Amministrazione.
Ci rimproverano ancora di non aver firmato in ottobre 2003 quell’accordo con il quale sono stati ridotti dal 75% al 50% i posti utilizzabili per la riqualificazione, ma non dice la UIL che mentre loro firmavano quell’accordo in tutte le altre Amministrazioni si procedeva a coprire i posti vacanti nell’ordine del 70% e finanche del 100%.
Quanta strumentalità sulla questione degli “idonei”; spacciare come proprie novità la possibile copertura con gli idonei dei posti che si rendono vacanti nell’ambito di quelli precedentemente messi a concorso: quanto di più falso visto che questo è già previsto da precedenti accordi!
Il problema che loro non hanno voluto affrontare era la scadenza delle graduatorie ormai prossima!
Ci siamo trovati di fronte all’Amministrazione che ci offriva la disponibilità di posti, oltre quelli previsti dagli accordi, da coprire con gli idonei:
la CGIL ha detto sì e la UIL, ben spalleggiata da altri, ha detto no!
A chi non piacerebbe poter procedere sistematicamente e senza intoppi con continui processi di riqualificazione? Un’Amministrazione non particolarmente brillante nella gestione dei processi di riqualificazione ed una storia costellata di ricorsi ha comportato attese di oltre cinque anni fra la sottoscrizione degli accordi e l’attribuzione della nuova qualifica.
Considerazioni realistiche che ci hanno portato, in passato, per i riqualificandi a C3 ed oggi per le graduatorie a C2 e B3 a cercare una soluzione ed a chiedere la proroga delle graduatorie in attesa di nuovi processi di riqualificazione.
E mentre si prova responsabilmente a trovare soluzione ai problemi, c’è chi promuove e sostiene ricorsi su tutto e contro tutto.
E quanto è sgradevole il giochetto messo in piedi sulla cosiddetta “cartolarizzazione” nel merito delle risorse da assegnare all’ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e..
È utile fare un po’ di chiarezza comparando i dati relativi alle risorse utilizzate nel 2005 con quanto discusso nel corso degli incontri con l’On.le Cento.
Nella suddivisione attuata nel 2005 dal Ministro Tremonti fu assegnato al Comparto delle Agenzie fiscali il 71,30% , ai Monopoli di Stato il 1,40% ed al Ministero dell’economia e delle finanze il 28,30%.
Per il personale delle Aree professionali ai settori ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e. furono assegnate le seguenti risorse:
– Gabinetto del Ministro € 1.200.000,00;
– Dipartimento del tesoro € 5.490.000,00;
– Dipartimento RGS € 30.670.000,00;
– Dipartimento Pol. Svil. € 1.600.000,00;
– Dipartimento AA.GG. € 24.290.000,00
per un totale di € 63.250.000,00, con una media pro-capite di € 4.865,00 su circa 13.000 unità di personale interessato.
Nel corso degli incontri avuti con l’On.le Cento ed il Capo di Gabinetto i dati sui quali si è discusso ai fini della determinazione delle risorse complessive da assegnare sono partiti da una quota pro-capite di € 5.309,00 come media generale per il Ministero e per le Agenzie.
Si sono analizzati successivamente altri importi medi quale, ad esempio, 5.800,00 e 6.300,00 euro tenendo conto del Dipartimento per le politiche fiscali e dei Dirigenti per i quali tutti hanno convenuto che non deve ripetersi lo scenario del 2005.
Come si può ben vedere, (media 2005 euro 4.865,00 —- media minima 2006 euro 5.309,00), i numeri sconfessano bellamente quanto sostenuto dai più, compresa la UIL, che, non molto velatamente, stanno provando a far passare il messaggio che la CGIL vorrebbe ridurre le quantità di soldi da destinare al MEF in favore delle Agenzie fiscali.
La realtà si differenzia molto dalla finzione, ed è quest’ultima che caratterizza l’azione quotidiana di alcuni che anziché promuovere in modo trasparente le proprie proposte ci aggiunge la denigrazione nei confronti della CGIL.
Ad accrescere le difficoltà si cimenta poi l’Amministrazione, in genere sonnolenta, ondivaga e a volte connivente con chi propugna il “tanto peggio tanto meglio”, proponendo dapprima un centinaio di posti vacanti da coprire con gli idonei e poi, davanti alle resistenze della UIL e delle Rdb, provando a tirarsi indietro: ed eravamo a pochi giorni dalla scadenza delle graduatorie!
L’ultima occasione ci è stata fornita con la trattativa aperta per il trasferimento di funzioni e di personale all’INPS con l’Amministrazione che scarica sull’INPS la responsabilità dell’individuazione del numero di personale da trasferire, mentre dall’INPS ci giungono notizie opposte.
Nel merito abbiamo ribadito che al trasferimento delle funzioni debba seguire il personale che esercita le funzioni a meno di opzione diversa del dipendente, abbiamo inoltre chiesto una puntuale tutela per quanto riguarda i trattamenti economici fondamentali e quelli previdenziali dei dipendenti da trasferire.
Di grazia, mentre noi chiedevamo queste cose dove stavano i presunti paladini?
Roma, 5 febbraio 2007
p. Coordinamento Nazionale FP CGIL
Ministero Economia e Finanze
Antonio Bufalino