Da quanto rappresentatoci ieri dall’Amministrazione, è emerso uno stato di avanzamento dei lavori ancora non definito, che si potrebbe qualificare come una fase di studio più che di sperimentazione; non risultano esserci “sedi pilota”, come era sembrato di capire da notizie informali precedenti l’incontro, bensì sedi che “volontariamente” stanno studiando la materia, per lo più sotto l’aspetto tecnico.
Dopo aver evidenziato all’Amministrazione che il processo diretto a realizzare il fascicolo elettronico implica ricadute sull’organizzazione del lavoro, introduce nuove e/o diverse attività, ed auspicabilmente richiederà interventi formativi del personale, abbiamo chiesto ed ottenuto il formale impegno dell’Amministrazione a coinvolgere le OO.SS. su tutti questi aspetti, già nella gestione della fase transitoria. Ciò anche per garantire omogenei livelli di servizio su tutto il territorio, pur salvaguardando l’autonomia organizzativa di singolo posto di lavoro.
Oggi siamo ancora più convinti dell’opportunità di aver chiesto tale incontro, come del resto convenuto dalla stessa parte pubblica, in una prospettiva di “partecipazione informata” dei lavoratori a questo importante processo innovativo, che non può a nostro avviso essere circoscritto ai soli aspetti tecnico-informatici, ma dev’essere opportunamente valutato con riferimento alla realtà lavorativa quotidiana di ognuno.
Roma, 08/05/2013
Per la FP–CGIL Avvocatura dello Stato
Claudio Coltorti