ACI: comunicato unitario del 26 marzo 2013

04 Aprile 2013

 
 

Comunicato unitario

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Ieri è proseguito il confronto sul piano triennale dell’Ente fra le OO.SS. e il vertice dell’Amministrazione. In particolare, è stata esaminata la parte del piano che riguarda i rapporti con le società collegate.

 

Le società in house dovrebbero diventare tre (Aci Informatica, Aci Progei, New Co).

La società New Co sarà preposta alla gestione ed erogazione per conto della federazione di servizi aventi rilevanza istituzionale.

Tutte le società in house dovranno:

· essere assoggettate al sistema di governance dell’Ente ;

· far riferimento ad uno o più uffici Aci anche per il monitoraggio dei piani dei costi;

· non dar vita a società di secondo livello ;

· rendere ad Aci i servizi ad un costo inferiore di almeno il 10% rispetto a quello di mercato e attivare da subito piani industriali in coerenza con gli obiettivi di risanamento dell’Ente.

 

Le società non in house operative, secondo il piano presentato, saranno al massimo 3 o 4. La razionalizzazione sarà effettuata considerando la significatività delle quote di partecipazione Aci e il grado di coerenza con le finalità istituzionali di Aci.

 

Le scriventi OO.SS. hanno richiesto di avere maggiori delucidazioni su:

· funzioni e contenuti della società denominata New Co,

· risparmi derivanti da tali, eventuali, accorpamenti, nel breve medio e lungo periodo,

· strutture deputate al controllo di tali società,

· organico di tali società,

· organismo che valuterà la coerenza dei prezzi di mercato.

 

Il Segretario Generale ha affermato che la parte del piano relativa alle società non sarà oggetto di delibera, ma solo di discussione da parte del Consiglio Generale di oggi. Pertanto, si è riservato di rispondere a tali interrogativi in un prossimo incontro nel quale saranno forniti alle OO.SS. anche i dettagli del piano economico- finanziario.

Il Consiglio Generale in corso in queste ore dovrebbe deliberare il nuovo assetto della Federazione con riferimento particole agli AA. CC., per i quali sono previsti forme di consorzio dei servizi generali per centri di costo e/o accorpamenti.

I Vertici hanno dichiarato che la finalità di tale operazione non è esclusivamente quella di messa in sicurezza del bilancio dell’intera Federazione, ma anche quella di ridurre le procedure di commissariamento previste dallo Statuto e dalla normativa vigente.

 

Nessuna modifica è prevista nell’assetto degli uffici territoriali (Pra). Ricordiamo che questo risultato,confermato anche nel documento allegato (consegnato in corso di riunione) sul nuovo ordinamento dei servizi, è il frutto della vertenza iniziata fin dal giugno scorso dalle scriventi OO.SS. quando era stata data ormai per scontata la chiusura degli uffici nelle nuove province sarde. Ciò avrebbe costituito un grave precedente per l’inizio di un arretramento dal territorio di cui nessuno avrebbe potuto conoscere gli esiti finali (vd.Attuale abrogazione province Sicilia).

L’approvazione e la conseguente attuazione rimangono vincolate all’emanazione del DPCM sulla rideterminazione delle dotazioni organiche che, come affermato dal Segretario Generale, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo.

 

Le modifiche previste dovrebbero essere quelle contenute nel documento allegato, salvo variazioni in corso di approvazione del Consiglio Generale di questa stamattina.

 

Le nostre valutazioni in merito ai cambiamenti degli assetti societari sono sospese, in attesa degli ulteriori elementi di chiarimento richiesti nella riunione di ieri.

 

Riteniamo, invece, molto positivo il mantenimento degli attuali 106 uffici territoriali (P.R.A.), che conferma il presidio pubblico sul territorio, come abbiamo sempre richiesto.

 

Anche il nuovo assetto articolato su macroaree appare come un miglioramento, che assicura un maggiore raccordo fra le varie strutture dell’area di riferimento e una maggiore omogeneità delle attività volte al raggiungimento degli obiettivi strategici.

 

Per quanto concerne l’assetto di sede centrale, possiamo rilevare che la trasformazione della Direzione Servizi Delegati in Servizio non sembrerebbe in linea con la dichiarata volontà di potenziare i servizi delegati e ci lascia perplessi in merito alla sua futura funzionalità.

 

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi e ci riserviamo di comunicare successivamente le nostre valutazioni più dettagliate, che richiedono il tempo necessario ad analizzare i documenti.

 

Roma, 26 marzo 2013

 

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP CISAL FIALP ACI USB PI ACI

D.Figliuolo    M.Semprini     S.Pagani     L. De Santi       R.Sirano

 
 
 
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