Min. Difesa: logistica – personale civile CE.RI.CO. di Napoli

20 Marzo 2013

Lettera al comandante logistico dell'esercito – Personale civile CE.RI.CO. di Napoli

  Roma, 12 marzo 2013

 
                                Al Comandante Logistico dell’Esercito 
                                Gen. Mario ROGGIO

 
 
Egregio Comandante, 
 
risulta a questa organizzazione sindacale che siano state emanate delle disposizioni che prevedono per il personale civile operante presso il CE.RI.CO. di Napoli, la sospensione dell’erogazione del buono pasto.
Tale sospensione sembra sia dovuta all’ammissione del personale alla mensa del 10° BTG CC “Campania”, che dovrebbe avvenire con la messa a disposizione di una navetta adibita allo spostamento del personale da un Ente all’altro.
Risulta inoltre che all’Ente sopra citato sia stato comunque attribuito il finanziamento per il pagamento dei buoni pasti così come avvenuto negli anni precedenti.
A tal proposito, si fa presente che in virtù della politica Militare 2013, espressa dal Signor Ministro e la legge delega 244/2012 “Revisione dello Strumento Militare“, le finalità delle politiche del Ministero della Difesa dovrebbero tendere ad un maggior efficientamento e risparmio di spesa, in ottemperanza alla normativa vigente che prevede un recupero di risorse.
Tale decisione, rappresenta, a nostro avviso, un aggravio di spesa, relativamente al servizio svolto dalla navetta e ai turni che ne deriverebbero per poter far usufruire al personale civile dipendente del CE.RI.CO. della mensa dell’Ente vicinorio, oltre che una diversa organizzazione del lavoro nell’Ente sopra citato per consentire ai dipendenti il recupero psico fisico a cui hanno diritto.
Si rappresenta, poi che ai sensi della normativa vigente il recupero psico-fisico è della durata di 30 minuti e che l’attribuzione del buono pasto ha consentito ad oggi di consumare il pasto nei tempi previsti, cosa non fattibile nel caso della mensa.
Pertanto la consumazione del pasto si protrae necessariamente oltre il tempo previsto con un aggravio dell’orario di lavoro per i dipendenti che non per loro scelta sono costretti a recuperare per terminare l’orario di lavoro stabilito. 
Senza considerare che di tale spostamento non sono stati dati i costi/benefici alle OO.SS. che ne hanno fatto richiesta, mentre per i buoni pasto è facilmente quantificabile la spesa viste le attribuzioni attuali che quelle degli anni precedenti.
Si chiede alla S.V. di voler valutare l’opportunità di intervenire in merito alla disposizione dell’ammissione al vitto presso la caserma dei CC. E a quanto rappresentato dalle parti sociali in sede locale.
In attesa, di un sollecito riscontro, si porgono
Distinti saluti
 
                                      FPCGIL DIFESA                                      
                                       Noemi Manca                                       

 

 
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