Roma, 8 maggio 2007
Ai dirigenti e alle dirigenti del ministero della Giustizia
Si è svolta il 7 maggio u.s. la prevista riunione con l’amministrazione della Giustizia sui nuovi criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali.
In via preliminare abbiamo raggiunto un punto d’intesa con l’amministrazione rappresentata dal sottosegretario Li Gotti, abbiamo cioè scelto di individuare criteri che fatte salve le necessarie specificità riguardino l’insieme dei dirigenti della Giustizia in tutte le sue articolazioni. Sul terreno dell’omogeneità si colloca allora il fatto che la contrattazione deve riguardare, per la parte di competenza, anche i dirigenti di prima fascia.
Sulla questione dei dirigenti di prima fascia l’amministrazione non si è dimostrata pronta ma comunque non chiusa tanto che la riunione è stata aggiornata agli ultimi giorni di maggio con la predisposizione di un nuovo documento che tenga conto della complessività del ministero e della dirigenza.
In margine all’oggetto della riunione abbiamo chiesto un approfondimento sulla titolarità della dirigenza degli uffici NEP avendo come riferimento una circolare esplicativa dell’attuazione del decreto legislativo 240/2006 che negava tale competenza ai dirigenti amministrativi.
Nel merito abbiamo sottolineato la necessità che il dettato del contratto collettivo nazionale rappresenti una risorsa per la contrattazione e non un limite in particolare sulla procedura di conferimento degli incarichi la bozza dell’amministrazione utilizzava i termini “… sentito il dirigente” in luogo di quello notevolmente più incisivo di ” …previo confronto col dirigente”, la motivazione addotta che riguarda la difficoltà di convocare a Roma i dirigenti per il confronto è secondo noi superabile mentre invece sarebbe per noi indisponibile avallare una violazione contrattuale.
Sempre a titolo di esempio abbiamo sollevato sul tema della revoca e dell’avvicendamento degli incarichi la questione della definizione delle motivate ragioni organizzative e gestionali che dal nostro punto di vista devono essere declinate in maniera specifica ad evitare che si producano comportamenti al di fuori delle ipotesi previste .
Infine sulla titolarità del dirigente a partecipare agli interpelli abbiamo chiesto che venga tolto il vincolo rappresentato dall’essere titolare di un incarico da almeno un anno perché ciò lede il diritto alla partecipazione.
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
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Dirigenti: bozza criteri conferimento incarichi