COMUNICATO
Il giorno 7 febbraio siamo stati convocati dalla Direzione Generale per le Motorizzazioni, Arch. Maurizio Vitelli, per affrontare le problematiche derivanti dall’applicazione del D.L.vo n. 59 del 2011.
Come sindacato abbiamo informato la Direzione Generale delle tante problematiche presenti negli uffici provinciali che, ad oggi impediscono il corretto svolgimento degli esami così come previsto dalle nuove normative.
Difficoltà che, in alcuni uffici hanno portato alla sospensione delle sedute di guida per le pat. Cat. A, in attesa di un adeguamento delle piste, in altri l’emanazione di ordini di servizio da parte del Direttore dell’ufficio che, stante la necessità di garantire il servizio conferma la vecchia “procedura”, in quanto non gli è possibile adeguare la struttura ed altri uffici nei quali sono assenti direttive ed il personale è lasciato a valutare personalmente l’assenza delle condizioni che consentano lo svolgimento dell’esame.
Tutta questa parte di realtà è sconosciuta alla Direzione Generale.
La DGT Mot ribadisce che restano in capo all’esaminatore tutte le responsabilità di verifica delle condizioni necessarie per il corretto svolgimento delle operazioni ivi compresa la verifica della lunghezza della pista e, se due esaminatori danno parere opposto???
Qualora non sussistano i presupposti normativamente previsti invitiamo l’esaminatore a sospendere l’operatività.
Le nuove procedure, entrate in vigore a far data dal 19 gennaio, hanno visto una notevole produzione di circolari che non ha contribuito a delineare un quadro operativo certo e non ha disciplinato questo periodo di “interregno” che vede la normativa nazionale formalmente adeguata a quella comunitaria ma, nell’impossibilità di essere pienamente operativa a fronte della mancanza di investimenti nelle piste di prova degli UMC.
Le nuove procedure impongono l’adeguamento del nastro operativo, per il quale tutte le sigle sindacali hanno chiesto una durata di 45 min., posizione che dopo ampio dibattito non è stata condivisa dall’Arch. Vitelli che ha chiuso in confronto imponendo 40 minuti (quei 5 minuti rendevano la proposta ridicola!).
Le disponibilità finanziarie, attualmente a diposizione del Dipartimento, sono quanto mai esigue e per il futuro non si prevede un afflusso di liquidità, ciò che rende difficilmente programmabile la prevista attività di formazione per il personale, le operazioni tecniche sono sempre più legate a parametri e modalità dettate dalla Comunità Europea e la “rincorsa” all’adeguamento imposto è sempre più difficile.
Il problema della Motorizzazione è più ampio di quelli fin qui sommariamente affrontati, come O.S. chiediamo un confronto serio su quello che sarà il ruolo degli uffici provinciali e la sostenibilità da parte dell’autorità politica nel garantire lo svolgimento delle funzioni istituzionali in modo pieno e trasparente così che anche il singolo lavoratore riacquisti la propria dignità; qualora ciò non sia possibile valutiamo un diverso percorso che, pur mantenendo pubbliche le attività svolte, possa prevedere una diversa formulazione organizzativa.
Il 12 febbraio l’Ing. Fumero ha convocato i Direttori delle DGT e rappresentanti del personale tecnico per affrontare le difficoltà sopra esposte, consapevoli dell’importanza delle decisioni che verranno assunte abbiamo chiesto un immediato incontro anche con le OO.SS.
Alla riunione era presente anche la Dr.ssa Lanuti, per le Relazioni sindacali, cui abbiamo presentato il problema della limitazione a 12 delle ore di straordinario settimanali per le attività tecniche, problema che si presenta con particolare evidenza nel Nord Italia.
La difficoltà a garantire il servizio è stata rappresentata agli Uffici di Gabinetto che hanno provveduto a chiedere la necessaria deroga legislativa al Dipartimento di Funzione Pubblica.
Si è in attesa di un pronunciamento, nel frattempo permangono le limitazioni imposte.
Roma, 8 febbraio 2013
CGIL FP MIT
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci