Rifiuti -Tares: sistema in crisi, a rischio occupazione e salari operazione pre-elettorale, gli errori della politica pagati da operatori e cittadini

24 Gennaio 2013

Rifiuti -Tares: sistema in crisi, a rischio occupazione e salari operazione pre-elettorale, gli errori della politica pagati da operatori e cittadini

 
“In merito al rinvio a luglio del pagamento della Tares, è chiaro come in questo momento nessuno abbia compreso il rischio a cui si espone il sistema dei rifiuti e preso in considerazione le ricadute occupazionali. Da tempo registriamo il costante ritardo nei pagamenti degli stipendi, mentre aumentano casi di crisi aziendali, ricorso alla cassa integrazione e licenziamenti. Questo ennesimo spostamento, se non modificato alla Camera, peggiorerà la situazione”. Con queste parole Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil, lancia l’allarme sulle ripercussioni che il provvedimento approvato dal Senato produrrà nel sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

“I costanti interventi normativi, sovrapponendosi tra loro, hanno generato confusione. Oggi si è abbandonando il sistema tariffario senza però aver messo in campo un progetto di riforma. Nello stesso tempo – aggiunge il sindacalista – peggiora la situazione debitoria delle società del settore, soprattutto nel centro-nord, aumentano i casi di vere e proprie crisi aziendali, come l’Aimeri o le municipalizzate di Foggia e Palermo, si verifica un’esplosione del fenomeno del mancato pagamento degli stipendi, che rischia di divenire, soprattutto al sud, un’odiosa prassi. Pesano le serie responsabilità di alcune aziende, ma soprattutto influisce la scleroticità del sistema”.

“È necessaria l’apertura di una trattativa nazionale tra organizzazioni sindacali, Governo, Enti Locali e parti datoriali per dare al sistema sostenibilità finanziaria e mettere in campo un progetto industriale per un ciclo integrato dei rifiuti. In una fase in cui tanto si blatera di spending review, noi sosteniamo che nel settore un’operazione di quel tipo sarebbe auspicabile. Permetterebbe di valorizzare il lavoro degli operatori riducendo gli sprechi, abbattendo i costi di gestione e il peso sui cittadini, come nei migliori casi del nord Europa. Lo spostamento del pagamento della Tares – conclude Sgrò – appare come un’operazione pre-elettorale, inutile per i cittadini e disastrosa tanto dal punto di vista della tenuta occupazionale quanto del funzionamento del sistema”.
 
Roma, 18 Gennaio 2013

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto