Lettera al Capo Dipartimento

18 Luglio 2011

Lettera al Capo Dipartimento

Roma, 30 gennaio 2007

Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Melita Cavallo

E p.c. Al Sig. Sottosegretario alla Giustizia
On. Daniela Melchiorre

Egregio Presidente,
sfruttando la stesura dei decreti attuativi di cui al Dl.vo 25 luglio 2006, n.240 “individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del ministero della giustizia, a norma degli articoli 1, comma 1, lettera a) e 2, comma 1, lettera s) e t) e 12, della legge 25 luglio 2005, n.150)”, sembra che stia riprendendo piede una idea alquanto malsana della vecchia gestione del Dipartimento, che sappiamo essere a Lei estranea: quella di procedere alla costituzione di tre nuove direzioni generali nord, centro e sud che dovrebbero coordinare i Centri per la giustizia minorile posti nei territori di loro competenza acquisendone i poteri in materia di personale e formazione; risorse materiali, beni e servizi; sistemi informativi automatizzati; statistiche.
Tale proposta su un piano di mera ingegneria organizzativa si commenta da sola. Stupisce, invece, il fatto che proprio i dirigenti che nel passato più hanno parlato di decentramento e riforma del Titolo V della Costituzione, che nella giustizia minorile si è realizzato da tempo proprio attraverso l’autonomia amministrativa dei Centri per la giustizia minorile, continuino a perseguire un modello organizzativo che nella sostanza oltre a determinare una confusione di ruoli tra Dipartimento e Direzioni generali territoriali, prevede un accentramento dei poteri dei Centri regionali su tre direzioni generali.
Stupisce apprendere da materiale in circolazione in questi ultimi giorni, che questo progetto sia caldeggiato dal Sottosegretario di Stato con delega alla giustizia minorile, da cui si auspica una smentita.
Rispetto a questo tema sentiamo di dover fare chiarezza ed esprimere la nostra posizione, ritenendo di fatto che la questione posta, oltre a costituire un eccesso di delega, sia gia ampiamente superata dal comma 404 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, che alla lettera a) prevede una riduzione del livello dirigenziale generale e non generale non inferiore rispettivamente al 10 ed al 5 per cento.
Siamo convinti che l’impegno dell’amministrazione della giustizia minorile, in questa fase, debba sostanziarsi nel perseguimento e nella realizzazione delle disposizioni previste dalla “Legge Finanziaria” che, per quanto riguarda le direzioni generali, prevede a nostro avviso il mantenimento delle posizioni attualmente previste in organico.
Riteniamo infine che qualora dovessero generarsi ulteriori risorse sia economiche che di personale, le stesse debbano essere rivolte ai servizi periferici che operano a contatto diretto con l’utenza, che in questi anni sono stati abbandonati al loro destino.
Certi della sua comprensione cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri sentiti auguri per un proficuo lavoro alla Direzione del Dipartimento per la giustizia minorile.

p. la Fp Cgil Nazionale Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale

Gianfranco Macigno

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