Medici -Incontro sul precariato questa mattina al Ministero della Funzione Pubblica

21 Novembre 2012

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Incontro sul precariato questa mattina al Ministero della Funzione Pubblica

Si è svolto questa mattina l’incontro tecnico programmato tra OO.SS. e Ministero della Funzione Pubblica con la presenza dell’Aran, delle Regioni e dei Comuni sul tema del precariato (medici e veterinari compresi).
In apertura il Ministero ha fornito i dati di una rilevazione che riguarda le Amministrazioni Centrali e gli Enti nazionali e previdenziali, nella quale si censiscono i contratti flessibili in essere, quelli scaduti nel 2012 e quelli in scadenza nel prossimo anno, distinti per tipologie, come base conoscitiva per attivare il confronto di merito sul precariato.  Non sono stati predisposti dati per quanto riguarda tutte le altre Amministrazioni e neanche per l’area medico-veterinaria.
Il Ministero ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dell’atto di indirizzo annunciato negli incontri precedenti, propedeutico all’apertura di un tavolo in Aran sulla revisione del sistema di relazioni sindacali e sul tema dell’armonizzazione delle regole sul lavoro a tempo determinato tra pubblico e privato alla luce delle nuove normative: l’atto di indirizzo ha ricevuto l’assenso, con osservazioni, delle  Regioni ed Enti Locali, mentre si attende analogo assenso dal  Ministero dell’Economia e dalla Corte dei Conti.  Il confronto in Aran, nelle intenzioni del Ministero, dovrà produrre un adeguamento delle norme vigenti sul tempo determinato tale da consentire, a regime, un assetto dei contratti a T.D. in grado di superare le rigidità normative e funzionali che ogni volta producono blocchi nei rinnovi e conseguenti disfunzioni in servizi essenziali per i cittadini.
Il tema delle collaborazioni coordinate e continuative verrà invece affrontati sullo stesso tavolo ministeriale riconvocato per la settimana prossima.
Il Ministero ha dichiarato inoltre la volontà di individuare soluzioni temporanee che consentano di salvaguardare nell’immediato i contratti in scadenza a fine anno, senza però indicarne né la sede né lo strumento.
La Cgil, nel suo intervento, ha sottolineato il fatto che i dati presentati sono largamente incompleti e riflettono solo una parte del precariato presente nel settore pubblico.  Ha fatto presente che un eventuale accordo quadro presso l’Aran ha tempi prevedibilmente non compatibili con l’urgenza dei contratti in scadenza, che richiedono soluzioni immediate. Nel dichiarare quindi la propria disponibilità a sedersi al tavolo dell’accordo quadro per la definizione del regime futuro (che dovrà necessariamente affrontare anche il tema dei meccanismi di reclutamento, onde evitare l’infinito riprodursi dei meccanismi di espulsione dei precari), ha chiesto da subito una proroga dei contratti in essere, in modo da salvaguardare le decine di migliaia di contratti in scadenza entro il 2012, individuando con chiarezza sul tavolo ministeriale i necessari strumenti giuridici.
il Ministero ha dichiarato la volontà di privilegiare il tavolo dell’accordo quadro presso l’Aran, trovando modalità che consentano in tempi brevi di giungere ad un’intesa, evitando nell’immediato il ricorso ad una proroga per via normativa. 
Ulteriori interventi sindacali hanno messo in luce l’impraticabilità tecnica e politica di una soluzione-ponte in sede di accordo quadro nei tempi necessari.
La riunione si è conclusa con una dichiarazione di non contrarietà in via di principio del Ministero alla proroga in sede politica, l’impegno ad una verifica con il Ministro sulle richieste poste e la riconvocazione del tavolo per la settimana prossima.
Appare chiaro alla luce delle posizioni espresse che occorre spingere perchè sia adottata senza esitazioni e senza ambiguità la scelta della proroga dei contratti, anche per via legislativa, come atto propedeutico alla definizione in sede Aran della futura normativa a regime. La Cgil intende muoversi, insieme con le altre Organizzazioni, perchè nei prossimi giorni tale scelta diventi concretamente praticabile e condivisa con il Governo. 
 

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