COMUNICATO AI LAVORATORI CIVILI DELLA DIFESA
22 OTTOBRE 2012
La Commissione Difesa, nella seduta di mercoledì 17 ottobre, ha licenziato per l’Aula il ddl n. 3271 recante la delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e la petizione n. 1564 ad esso attinente.
Tale Riforma, come più volte rappresentato ai lavoratori, diminuisce progressivamente la presenza del personale civile della Difesa, e di quelle professionalità specifiche esistenti presso la nostra Amministrazione e che non hanno potuto trasmettere il loro know how.
Mentre si riduce così la spesa per il personale militare e civile della Difesa, sul fronte armamenti, l’unica nota positiva, è che al Parlamento viene assicurato il parere vincolante sugli acquisti.
Polemiche a parte, il dato di fatto sugli F35 è la dichiarazione del Segretario Generale che presiede alle acquisizioni di armamenti per la Difesa, che afferma quale sarà il costo medio:
si aggira intorno ai 127, 3 milioni di dollari (99 milioni di euro), superiore a quello stimato dallo stesso parlamento in 80 milioni di euro, per lievitazione dei costi iniziali che dovrebbero abbassarsi nel corso degli anni.
La spesa, dovrebbe essere ripartita negli anni, ma l’effettivo costo della spesa totale non è dato sapere, e l’acquisto viene giustificato da ricadute occupazionali militari e politiche positive, il cui dato ad oggi non risulta ancora essere chiaro.
In un momento di crisi, pur rispettando gli impegni internazionali che lo Stato italiano ha preso, NON SAREBBE IL CASO DI RIVEDERE O RIDIMENSIONARE LE SPESE PER ARMAMENTI ED INVESTIRE NEL MANTENIMENTO ED EFFICIENZA DELLO STRUMENTO MILITARE SECONDO I PRINCIPI COSTITUZIONALI E MAGARI DESTINARE PARTE DI ESSE AL MANTENIMENTO DELLO STATO SOCIALE?
Sarà nostra cura provvedere ad una integrazione del testo iniziale del ddl con gli emendamenti approvati ed informarvi sulle votazioni che avranno luogo in aula.
FPCGIL DIFESA UILPA DIFESA
Noemi Manca Sandro Colombi