17.07.2012 – Il Senato ha approvato, in prima lettura e con modificazioni, il ddl n. 3365 di conversione in legge del decreto-legge 20 giugno 2012, n. 79, recante misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell’Amministrazione dell’interno, nonché in materia di fondo nazionale per il servizio civile.
Il ddl è stato esaminato insieme ai connessi ddl nn. 410 e 1644 vertenti sulla stessa materia.
In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Pardi (IdV) ha motivato il voto contrario individuando nel testo il difetto della frammentazione, sempre più presente nella legislazione nazionale. Favorevole invece il voto dichiarato dal sen. Saia (CN:GS-SI-PI-IB-FI) che ha apprezzato la prudenza del Governo nel comprendere la necessità di sopprimere l’articolo 1 del decreto recante disposizioni in materia di armi, con particolare riferimento al Banco nazionale di prova.
Il sen. Russo (Terzo Polo:API-FLI), pur annunciando il voto favorevole del Gruppo, ha evidenziato le incongruenze e le contraddizioni che hanno caratterizzato l’iter del provvedimento. Favorevole anche il voto espresso dal sen. Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), ad avviso del quale il decreto, rafforzando la funzionalità di diverse strutture operative dell’amministrazione dell’interno, incrementa la sicurezza dei cittadini. Anche il sen. Divina (LNP) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, esprimendo soddisfazione in particolare per la soppressione dell’articolo 1 che avrebbe messo in crisi il comparto della produzione delle armi.
La sen. Incostante (PD) ha rivendicato alla sua parte politica, che voterà a favore di un provvedimento oggettivamente urgente e necessario, il merito di avere migliorato la parte del testo relativa alle problematiche attinenti al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Infine, il sen. Saltamartini (PdL) ha enumerato le numerose misure positive contenute nel decreto-legge, tutte meritevoli del voto favorevole del Gruppo.
In dissenso dai rispettivi Gruppi di appartenenza, la sen. Poretti (Radiclai nel PD) ha annunciato voto di astensione mentre la sen. Baio (Terzo Polo:API-FLI) ha motivato il suo voto contrario.