Mentre stamane di fronte alle corti d’appello di tutta Italia e in Via Arenula a Roma i lavoratori della Giustizia manifestavano contro il rischio di tagli senza precedenti al sistema giudiziario, il Governo Monti ha approvava il decreto sulla cosiddetta spending review, provvedimento che taglia 37 tribunali, 38 procure e 220 sezioni distaccate, oltre ai tagli già previsti ai Giudici di Pace.
“Per risparmiare appena 54 milioni di euro, il Governo effettua un taglio lineare alla giustizia – afferma Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil – che travolge il buonsenso. Nello stesso calderone finiranno tanto gli uffici inutili quanto quelli indispensabili. Affermare, come fa la Ministra Severino, che i piccoli tribunali sono inefficienti per definizione, comprendendo in questo taglio forsennato gli stessi territori di mafia, vuol dire non conoscere il sistema giudiziario e il delicato equilibrio tra lotta alle illegalità e presenza sul territorio”.
“Quanto poi al fatto che i risparmi arriveranno dopo un iniziale costo operativo, ci domandiamo se non sarebbe più utile affrontare una riforma delle circoscrizioni più ragionata, che tenga conto delle peculiarità territoriali e che non indebolisca la presenza dello Stato, migliorando efficienza ed efficacia del sistema e producendo risparmi più sostanziosi. Nel confermare la mobilitazione di categoria, poniamo una domanda Governo: abbandonare i territori di mafia quanto farà risparmiare ai cittadini italiani?”.
Roma, 6 Luglio 2012