MIT: Rinvio riunione spending review.

02 Luglio 2012

 
 

Rinvio riunione spending review

 

   

 Roma, 2 luglio 2012

Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
 
Al Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
 
Al Direttore Generale Affari Generali e del Personale
Dr. Marcello Arredi
 
E p.c.  Ufficio Relazioni sindacali
Dr.ssa Rosella Lanuti
 

Oggetto: Rinvio riunione spending review.

La scrivente O.S. ha avanzato all’Amministrazione ed agli uffici di Gabinetto numerose richieste di confronto in merito alla riorganizzazione del nostro Ministero chiedendo, in tempi non sospetti, tavoli congiunti per affrontare  problemi istituzionali ed organizzativi gravissimi che peraltro si protraggono da anni, così da avviare un percorso di rimodernamento ed efficentamento del Ministero che vedesse coinvolti i rappresentanti dei lavoratori.
Le istanze non hanno trovato alcuna risposta e, l’unico incontro con il Capo di Gabinetto è avvenuto grazie ad una mobilitazione di piazza dei dipendenti.
L’amministrazione convoca esclusivamente per l’ordinaria amministrazione, contrattazione FUA 2011, indennità di risultato della dirigenza, dimenticando forse volutamente l’informativa sulle scelte politiche fondamentali che andranno ad incidere direttamente sulla dignità di vita dei lavoratori.
L’incontro richiesto, magari in modo poco ortodosso, dalle Confederazioni CGIL CISL UIL nella giornata di Venerdì voleva forzare un assoluto silenzio che nell’attuale contesto economico politico prelude a scelte che modificheranno profondamente l’intervento pubblico assicurato dal nostro Ministero nel garantire la sicurezza nel settore trasporti ed infrastrutture.
A poche ore dall’incontro una asettica nota, senza oggetto, interviene per rinviare un tentativo di democrazia partecipata.
Si fa appello a comportamenti istituzionalmente corretti nei confronti del Governo, ma nulla si dice di quanto sia corretto siffatto comportamento verso i dipendenti.
I lavoratori sono ormai pedine da spargere sulla scacchiera nazionale, sacrificabili a favore di un progetto riorganizzativo cui non è dato partecipare.

La CGIL in diversi confronti ha dichiarato il proprio dissenso avverso le scelte politiche introdotte dal precedente Governo motivando ed illustrando la propria posizione di tutela del lavoratore ma soprattutto del servizio pubblico che offerto alla collettività, che caratterizza uno Stato  sociale.
Abbiamo tristemente appreso solo dagli organi di stampa il Piano Giarda; pur condividendo l’importanza e la necessità di ridurre il disavanzo dello Stato: con monitoraggi puntuali delle spese funzionali, con controlli alle consulenze, mediante riorganizzarne di una pubblica amministrazione decisamente pesante, vogliamo pertanto confrontarci su un progetto migliorativo del pubblico che non sacrifichi i lavoratori ma tagli le tante nicchie di spese autoreferenziali spendendo dove occorre garantire lo Stato.
Condividendo l’impostazione filosofica del miglioramento continuo (metodo toyota) è indiscusso che il risultato di un’organizzazione non è dovuto esclusivamente alla classe dirigente  ma anche e soprattutto al lavoro dei singoli lavoratori che hanno una conoscenza diretta delle singole attività operative.
Siamo profondamente convinti che nessuna riorganizzazione dell’Amministrazione o dello Stato possa avvenire senza la partecipazione e la collaborazione fattiva dei lavoratori: questa è una corretta procedura democratica.
La democrazia nasce nel confronto costante e nel rispetto del valore rappresentato dalla controparte.
E’ istituzionalmente corretto il confronto con i lavoratori che, da troppo tempo sono considerati solamente “costi”.
Responsabilmente continueremo a partecipare ai tavoli di trattativa con l’Amministrazione, peraltro unico luogo dove vengono dispensate informazioni fugaci e non strutturate, ma non siamo assolutamente disposti ad avallare scelte che sottraggano ai lavoratori la loro dignità.

Una democrazia in cui ci sia soltanto una uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia in cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portar il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a questo cammino, a questo continuo progresso di tutta la società (Piero Calamandrei).

Crediamo profondamente nel valore della partecipazione e della democrazia e non siamo disposti a vederli sacrificati in nome dell’economia.
 
                                            FP CGIL
                                La Coordinatrice Nazionale
                     Alessandra Allegrucci
 

 
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