SALA CONSILIARE COMUNE LA MADDALENA
“LA RIDUZIONE DELLO STRUMENTO MILITARE IN SARDEGNA: QUALE FUTURO PER IL PERSONALE CIVILE.
Dalla Maddalena al territorio regionale, proposte ed idee per il recupero delle professionalità”
La Maddalena: scelta da molti strateghi militari l’isola maggiore dell’Arcipelago La Maddalena ha un impatto visivo di stupefacente meraviglia.
Colori e odori avvolgono chi approda nell’isola e ne rimane abbagliato. Così come prima di noi, ne fu chi la scelse come sito e pregio della Marina Militare Italiana. Posizione strategica nel Mediterraneo, capacità naturali per attracchi navali, postazione di vedetta difensiva, nel corso degli anni, la popolazione, le attività lavorative divennero un unico corpo con la Marina Militare italiana e nel più recente passato con l’organismo internazionale Nato.
Mutate le condizioni geopolitiche, le decisioni di riduzione, riorganizzazione, soppressione di siti ed attività militare hanno avuto conseguenze contraddittorie.
Da una parte, si è tentato di restituire ai cittadini un territorio militarizzato, dall’altra, il degrado e l’abbandono del territorio privo di progettualità futura, hanno interrotto quel sodalizio che aveva contribuito allo sviluppo dell’isola decretando una crisi economica senza precedenti..
Il Ministro della Difesa ha con il disegno di legge delega presentato al Parlamento la proposta di attuare la più grande riforma che, a nostro avviso, una Amministrazione pubblica abbia mai fatto.
La definiamo Riforma, perchè l’attribuzione al governo della facoltà di revisionare lo strumento militare al fine di raggiungere un’operatività efficace e tecnologicamente avanzata, più che revisione, RIFORMA L’INTERO SISTEMA DIFESA ITALIANO.
Le linee essenziali di questo progetto governativo, che pone come premessa la revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale ed organizzativo del Ministero della Difesa sono:
a) la stabilità delle risorse finanziarie;
b) la stabilità del bilancio della Difesa.
Il raggiungimento di questi obiettivi, con contestuale rivisitazione delle strutture/infrastrutture/ funzioni e dotazioni organiche, consentirà all’Italia, secondo quanto indicato dal Ministro, di avere un apparato Difesa in grado di integrarsi a livello europeo ed internazionale.
Tale progetto da noi definito Riforma, individua in un aumento degli investimenti (sistemi d’arma) e in una riduzione del personale, l’efficacia e l’efficienza dello strumento militare.
Seppur da noi ritenuta necessaria una Riforma della Difesa, non riteniamo congruo il costo che dovrà pagare il personale tutto (militare e civile) che si vedrà ridotto numericamente nel corso dei prossimi anni.
Con differenziazioni per quanto concerne gli strumenti che si adotteranno per la riduzione del personale, fortemente risarcitorio per il personale militare e non per quello civile.
Come si inserisce la Maddalena in questa Riforma?
Nell’ultimo decennio, scelte politiche hanno determinato il declassamento dell’isola da parte della Marina Militare, passando da vanto e pregio, ad isola consona a sede di rappresentanza.
Le riduzioni delle attività lavorative, delle funzioni, degli Enti presenti alla Maddalena, hanno lentamente ridimensionato le attività proprie della Difesa e quelle correlate.
La scelta di aver individuato l’isola come sede del G8, la soppressione dell’ex Arsenale, l’inizio di opere infrastrutturali mega galattiche e la mancata bonifica delle aree ex militari e il mancato sviluppo economico dell’isola a seguito della decisione, ampiamente giustificabile di spostare la sede del G8 ad altro territorio, sono sotto gli occhi di chi con sguardo attento visita l’isola.
La presenza militare, i lavoratori civili della Difesa hanno rappresentato per anni un eccellenza di professionalità che lentamente si sono disperse, per le diverse scelte politiche.
Oggi occorre ripensare il ruolo della Difesa, prospettando un rilancio dell’attività economica, mediante un progetto frutto di iniziative comuni.
Tale progetto dovrà essere in grado di coniugare le mutate esigenze politiche con un equo riconoscimento alla popolazione della Maddalena che tanto ha contribuito al prestigio della Forza Armata.
Quello che si propone con questo Convegno è quindi l’unione delle forze rappresentative di diverse istanze che vanno dalle istituzioni locali, ai rappresentati parlamentari, alle organizzazioni sindacali, ai cittadini.
A fronte della forte riduzione dei livelli occupazionali operati dalla Marina, la proposta di un sistema economico integrato (militare e civile) si potrebbe attuare sviluppando uno dei cardini della stessa Riforma della Difesa:
LA FORMAZIONE.
Una formazione che veda la possibilità di utilizzare strutture e personale, non più per la sola formazione del personale militare ma disponibilità di apertura al pubblico con impiego delle diverse forze presenti.
Un progetto che veda il recupero del territorio della Maddalena con contestuale mantenimento dei livelli occupazionali e l’attivazione di iniziative comuni, da parte dell’Amministrazione Locale, Regionale, Amministrazione Difesa, il sindacato tutto.
Il convegno, dopo gli interventi dei diversi partecipanti ha visto l’impegno dei diversi soggetti all’attivazione di un percorso che promuova il rilancio del lavoro pubblico in un territorio che presenta una crisi occupazionale ed economica non di poco conto.
I partecipanti al Convegno hanno esposto nel dibattito le loro considerazioni, in particolare il Senatore Scanu, ha dichiarato la propria disponibilità a discutere di un progetto per La Maddalena da inserire nel più ampio dibattito del disegno di legge delega sulla revisione dello strumento militare.
Il Segretario Nazionale FPCGIL Salvatore Chiaramonte, nelle sue conclusioni condividendo le diverse relazioni dei convenuti, nel ringraziare le istituzioni locali e i presenti, ha rilanciato una proposta di una conferenza dei servizi, mediante la quale si potrebbe procedere alla realizzazione, nel territorio della Maddalena, di un progetto produttivo di beni e servizi, che pur rimanendo in un contesto di contenimento della spesa pubblica, sia in grado di garantire la permanenza della FORMAZIONE sia militare che civile, con il recupero di professionalità presenti alla Difesa e restituendo al lavoro pubblico quella dignità che da troppo tempo ci stanno facendo perdere.
Conferenza di servizi come strumento di coordinamento teso ad aggregare la pluralità di interessi che sono presenti alla Maddalena.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca