Fp-Cgil. Cultura: domani giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori dei beni culturali.

04 Giugno 2012

Fp-Cgil Cultura: domani giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori dei beni culturali.

 
La cultura salva l’Italia, salviamo la cultura! 1 giugno: giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori dei beni culturali

Si svolgerà domani in tutta Italia la giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori dei beni culturali, indetta da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa, in difesa dei diritti e della qualità del lavoro per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. In tutti i luoghi di lavoro verranno indette assemblee, si svolgeranno cortei, si porteranno petizioni ai Prefetti, per denunciare la grave situazione di degrado che sta vivendo oggi il lavoro nei Beni Culturali.

A Roma è indetto un sit in davanti al Ministero dell’Economia dalle ore 10.00 alle ore 13.00 per richiedere lo stanziamento immediato delle somme utili a corrispondere le retribuzioni accessorie al personale, arretrati che risalgono in qualche caso al 2010 e che riguardano cospicue somme maturate nel corso del 2011.

I lavoratori dei Beni Culturali, pur in contesto di tagli lineari che hanno ridotto al lumicino le disponibilità del bilancio del MIBAC ed in una condizione di progressiva carenza di organico, continuano ad assicurare l’ampliamento dell’offerta dei servizi, tramite gli orari prolungati di apertura, le aperture straordinarie e mille altre iniziative di valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Con benefici visibili nei termini di sviluppo di tutte le attività connesse alla fruizione dei beni culturali, dal turismo al commercio.

Ed appare del tutto incredibile la sciatteria e l’indifferenza con la quale i Governi di questi anni hanno trattato le politiche culturali nel nostro Paese. Con la cultura non si mangia, affermava l’ex Ministro Tremonti, per giustificare il taglio di un miliardo del bilancio MIBAC. Invece la Cultura è una delle formidabili leve dello sviluppo attuale e possibile, e domani saremo in piazza e nelle assemblee per riaffermare questo principio e per richiedere che vengano tutelati il diritto ed il salario di chi lavora per questo obiettivo al servizio della comunità.
 
Roma, 31 maggio 2012

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