Giustizia. Cgil, Fp-Cgil: Spending Review o ritiro dello Stato dal territorio? Il Ministero chiude i Tribunali di Lamezia Terme e Rossano

04 Giugno 2012

Giustizia. Cgil, Fp-Cgil: Spending Review o ritiro dello Stato dal territorio? Il Ministero chiude i Tribunali di Lamezia Terme e Rossano

 
Indiscrezioni ministeriali confermerebbero la chiusura dei Tribunali di Lamezia Terme e di Rossano nell’ambito della applicazione del d.lgs. 148/11 emanato dal Governo Berlusconi sulla soppressione di giudici di pace e Tribunali.

Se venissero confermate, tali indiscrezioni renderebbero ancora più chiara la natura del provvedimento che, lungi dall’essere una revisione della spesa come invece il Ministro della Giustizia tenta di rivendere alla opinione pubblica, si configura come un indebolimento della presenza dello Stato in una regione dove il tasso di criminalità è il più alto di Italia.

La chiusura di questi due presidi giudiziari è gravissima e conferma quanto abbiamo detto sino ad oggi su questa riforma: si tratta di una riforma superficiale, basata su parametri obsoleti (dati istat del 2001) e che non tiene conto delle specificità e del tasso di criminalità territoriali. In questi due casi si tratta infatti di Tribunali dove sono stati conclusi importantissimi processi contro la ‘ndrangheta e si è creata una certa fiducia nelle istituzioni che ha portato i cittadini a denunciare i malviventi.

Attendiamo come lavoratrici e lavoratori che il Ministro dia contezza di questa scelta sbagliata e che il Governo spieghi ai cittadini calabresi che sino ad oggi hanno dimostrato senso civico una tale pesante rinuncia ad un presidio di giustizia, legalità e sicurezza.

Proprio la Calabria è una di quelle regioni dell’obiettivo convergenza che dovrebbero sperimentare i processi telematici finanziati con i fondi strutturali; ci chiediamo se abbia senso da un lato appesantire il carico del sistema giudiziario con ulteriori tagli come la soppressione dei tribunali di Lamezia e Rossano che sovraccaricheranno altre sedi  e, al contempo, dall’altro di propagandare chissà quale accelerazione dei processi di giustizia civile con l’invio di tecnologie che dovrebbero essere “ordinarie”.
 
Roma, 31 maggio 2012

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