Croce Rossa Italiana: va potenziata, non distrutta. Comunicato stampa di Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil

25 Maggio 2012

Croce Rossa Italiana: va potenziata, non distrutta. Comunicato stampa di Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil

 
Il Governo chiama riforma lo smantellamento della Croce Rossa Italiana. L’ente, qualora il progetto del Governo andasse in porto, verrebbe privatizzato: il personale di ruolo, civile e militare, messo in mobilità, i contratti dei precari messi in scadenza a fine 2013. Questo, secondo i tecnici del Ministero della Salute, permetterebbe alla CRI di essere interamente gestita dai volontari e di decollare come associazione nel mondo del no profit.

La CRI gestisce il 50% del pronto soccorso in convenzione con il 118 in Lombardia, Piemonte, Trentino, Lazio, Val d’Aosta e Toscana. Nel Lazio gestisce un CEM, ovvero un Centro di Educazione Motoria unico in Italia e un Laboratorio Centrale con eccellenze scientifiche, il primo in accredito con la Regione Lazio, il secondo in convenzione con la ASL RMD. In Toscana gestisce un presidio di riabilitazione motoria tra i più funzionali del centro Italia, in accredito con la regione Toscana. In Campania un altro CEM in ristrutturazione. Collabora con le prefetture per molti CARA – Centri Assistenza Richiedenti Asilo – su tutto il territorio nazionale. È presente in decine di Comuni in convenzione sia per il 118 che per il trasporto infermi (portatori di handicap, dializzati, anziani, ecc…).

Tutto questo può essere affidato al solo volontariato?

Se fosse stato possibile, in aggiunta ai lavoratori a tempo indeterminato, non ci sarebbero gli oltre 1600 precari, personale professionalmente formato che concretamente porta avanti il servizio. Anziché stabilizzare i rapporti di lavoro e dare certezza ai dipendenti civili e militari, allo scopo di rendere al meglio il servizio ai cittadini, si vuol procedere con approccio aritmetico a un’operazione già tentata dal Governo Berlusconi e bocciata dal sindacato e dalle forze politiche. Operazione che non porterà al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione della CRI.

La FP CGIL è impegnata, insieme alle altre organizzazioni sindacali, a contrastare un progetto sbagliato e dannoso, per i cittadini e per i lavoratori.      
 
Roma, 18 maggio 2012

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