Non firmeremo contratti al ribasso rispetto alla crescita dei prezzi e al costo reale della vita. Basta con il lavoro sottopagato, le carriere bloccate e gli organici insufficienti. Chiediamo allineamenti degli stipendi tabellari all’inflazione per adeguare il potere d’acquisto delle retribuzioni.
Per questo abbiamo proposto di usare tutte le risorse già disponibili per i futuri rinnovi già sul 2022/24. Con un’inflazione al 16,5% ci hanno proposto un aumento degli stipendi del 5,78%. I privati, invece, rinnovano al doppio e anche al triplo.
Non accetteremo il ricatto del Governo, lotteremo per aumentare davvero gli stipendi.
Chiediamo il superamento della disparità di trattamento economico tra comparti superando le discriminazioni che oggi esistono in base all’amministrazione di appartenenza. Va tolto il tetto al buono pasto, sbloccato il tetto al salario accessorio, finanziato il sistema di indennità e incarichi e va dato il giusto valore al lavoro pubblico che produce valore sociale per la collettività.
Questo è quello che fa un #SindacatoPerDavvero, senza scendere a compromessi.
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