PARTECIPA, DECIDI, CONTA!

LA FP CGIL CREDE NELLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA

In un momento così importante come decidere quale Contratto meritano le lavoratrici e lavoratori del Comparto sanità pubblica, continuiamo nel percorso di condivisione dando la parola a chi deve poter decidere del proprio contratto di lavoro.

Sai già che l’inflazione del triennio 22/24 è stata record:

+16,5% di aumento dei prezzi (bollette, spesa, casa, carburante etc).

La richiesta di un Sindacato quale deve essere?
Se aumenta il costo della vita bisogna aumentare i salari.

Di fronte al fatto che il governo in qualità di datore di lavoro ha deciso di riconoscere soli il 5,78% i sindacati si sono divisi.

LA NOSTRA POSIZIONE

La Fp Cgil ha detto chiaramente che se in tutti i CCNL privati le retribuzioni sono state alzate con percentuali vicine o uguali all’inflazione non avrebbe condiviso un trattamento di minor favore per i dipendenti pubblici!

E GLI ALTRI SINDACATI?

Altri sindacati, non solo hanno detto si ma si giustificano dicendo che il governo ha deciso che di più non poteva fare.
Però le risorse per aumentare le spese militari di svariati miliardi le hanno trovate, così come hanno incassato 17 mld di Irpef in più
(tasse pagate da lavoratori e pensionati) e non si è avuta attenzione né per i salari, né per le pensioni, né per la sanità e i servizi pubblici.

IL CCNL 22/24 PROPOSTO PREVEDE:

  • Aumenti medi di 135/127/120 e 115 euro, a seconda delle aree di inquadramento, a fronte di aumenti reali che dovevano essere di quasi il triplo
  • Non ci sono risorse aggiuntive per ordinamento e per il sistema di classificazione, bloccando di fatto la riqualificazione e lo sviluppo professionale avviato nel CCNL 19/21
  • Essendo stato deciso uno sblocco solo dello 0,22 % al tetto per il salario accessorio ci saranno meno progressioni economiche, non si rivaluteranno le indennità e poco si potrà fare sugli sviluppi di carriera e sulla valorizzazione professionale collegata agli incarichi
  • Molte proposte avanzate al tavolo del rinnovo e accettate dalle organizzazioni sindacali disponibili alla firma costituivano in realtà un aumento mascherato dell’orario di lavoro
  • Nessuna riposta al tema delle pause, dei riposi, del diritto alla mensa o al buono pasto sostitutivo

PER QUESTE RAGIONI NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO UN CCNL A PERDERE, SOPRATTUTTO UN CCNL IN CUI NON C’È STATA UNA VERA TRATTATIVA

Soprattutto il primo contratto sotto l’inflazione del triennio di riferimento e a chi dice “100 sono più di 95” o “almeno una pizza in più con il contratto ci esce” diciamo che la dignità dei lavoratori pubblici va difesa con serietà rispetto al costo della vita che aumenta in maniera vertiginosa. Oggi chi è pronto a firmare la proposta dei datori di lavoro “a prescindere” dica se quel CCNL migliora o no le condizioni di chi lavora.

Per noi non è così, e a chi dice che qualsiasi siano le condizioni che ci vengono proposte ci dobbiamo accontentare rispondiamo che in questo modo le cose non miglioreranno mai, i governi decideranno tutto per decreto e il nostro lavoro sarà sempre di più svalutato. Noi non abbiamo paura di lottare per migliorare i Contratti, non ci facciamo ricattare, e ci rimettiamo al giudizio dei dipendenti pubblici perché la democrazia è una cosa seria.

Noi pensiamo che il CCNL 22/24 non sia adeguato alle aspettative di chi lavora in sanità e che il Governo deve sbloccare il tetto al salario accessorio e aumentare il valore dello stipendio usando tutte le risorse disponibili.

Tu sei d’accordo con queste valutazioni? Fai sentire la tua voce, difendi i tuoi diritti!

 


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