Da qualche anno, in INPS, lo smaltimento delle ferie arretrate è diventato un tema:
Tale mix, insieme con una fisiologica resistenza a restare “scoperti” in caso di necessità, ha creato quel disallineamento tra CCNL e normativa che determina, a fasi alterne, l’intervento brusco dell’Amministrazione.
Ora, pur avendo posto la pregiudiziale economica, al tavolo del CCNL avevamo provato – sotto il profilo negoziale – a risolvere tale criticità.
Qual era l’obiettivo? Evitare che il diverso lasso temporale riconosciuto dal Legislatore potesse essere interpretato in maniera restrittiva, cioè a danno dei dipendenti.
Sfortunatamente la fretta delle sigle sindacali firmaiole (CISL, CONFSALUNSA, FLP e CONFINTESA) ha confermato lo stallo in cui è chiamata a muoversi Risorse Umane.
È un vecchio leitmotiv: qualcuno crea il problema per porsi poi come risolutore. E gli strepiti delle ultime ore, tra messaggi di chat e comunicati bizzarri, lo testimoniano.
Per fortuna c’è il testo del contratto collettivo a riportare tutti coi piedi per terra, a far capire come le difficoltà siano aumentate, e non diminuite, col nuovo impianto.
Nel contratto 2019-2021 la formula che disciplinava le ferie riportava: “L’Amministrazione pianifica le ferie dei dipendenti al fine di garantire la fruizione delle stesse nei termini previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”. C’erano le consuete eccezioni, esigenze di servizio o motivate ragioni personali, a introdurre quegli elementi di flessibilità che tutti a parole oggi invocano.
Col nuovo impianto l’Amministrazione ha un compito in più: “monitora nel corso dell’anno l’effettiva fruizione delle ferie programmate. Ove si verifichino le ipotesi di cui ai commi 11 e 12 (esigenze personali o di servizio, ndr), le ferie dovranno essere ripianificate entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di maturazione ed il datore di lavoro dovrà assicurarsi che il lavoratore ne fruisca invitandolo formalmente a farlo nel rispetto dei termini previsti”.
Altro che elasticità! Altro che volontà di risolvere un problema! Quando c’era da sciogliere il nodo, i firmatari dove stavano? In ferie?
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
*
Tempo trascorso da quando la FP CGIL HA PROPOSTO UN ACCORDO STRALCIO PER LIQUIDARE IL TEP AGLI ASSUNTI 2023 |
213 GIORNI |