Corte dei conti – Quando l’arroganza è segnale di debolezza

19 Febbraio 2025

Ci è stato riferito che, una organizzazione sindacale, firmataria del Ccnl 2022- 2024, nonché del Fondo Risorse Decentrate e anche delle Progressioni Orizzontali 2024, sta diffondendo tra alcuni candidati di Organizzazioni Sindacali NON firmatarie, né del Ccnl, né del Frd 2024 e tantomeno delle PEO 2024, che “Sarebbe inutile candidarsi per le RSU 2025 e tanto meno votare per le Organizzazioni Sindacali non sottoscrittrici del Ccnl 2022-2024”.

A questa organizzazione sindacale diciamo che la mancata firma di un contratto collettivo nazionale non inficia né le candidature e tanto meno la partecipazione alle RSU per il 2025, anche future.

Se si ha bisogno di questi mezzucci per sminuire il lavoro e le vertenze che la scrivente Organizzazione Sindacale sta portando avanti da anni, non per ultima quella per le Progressioni Economiche Orizzontali 2024 può significare solo una cosa: si ha paura del risultato che la FP Cgil può ottenere ed è quindi, a nostro avviso, un segnale di debolezza.

La FP Cgil è per una sana e corretta competizione, basata sui programmi e sulle attività sindacali, vertenze e battaglie, spesso vinte, alcune ancora in corso, e non su insinuazioni false e scorrette.

Invitiamo questa organizzazione sindacale ad attenersi ad un comportamento corretto, nei confronti del Personale anche se noi pensiamo che le Lavoratrici ed i Lavoratori della Corte dei conti sanno ragionare e valutare chi si è sempre battuta per ottenere il massimo e, quando non è stato possibile, si è anche assunta la responsabilità di una mancata sottoscrizione (vedi PEO 2024).

Ad maiora.

La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco

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