Approvato definitivamente l’articolo 25 del Decreto liberalizzazioni, l’Accordo di rinnovo del Contratto Unificato dell’igiene ambientale ora efficace per tutto il settore, annulla parte del decreto stesso.
Ieri notte, dopo una sfibrante trattativa, come Segreterie Nazionali insieme alla delegazione trattante abbiamo siglato l’accordo di rinnovo del CCNL Fise/Assoambiente 2011/2013.
Tutto ciò, anche in considderazione del drammatico momento che sta deprimendo il Paese in termini economici, sociali e nellle politiche del lavoro, è stato reso possibile grazie all’incredibile mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato.
Il risultato, ovviamente, è estremamente importante non solo per la parte privata dell’igiene ambientale, in quanto ci permette di rispondere con decisione ai bisogni stringenti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma lo è, soprattutto, per la parte pubblica del compartoo attraverso la nuova unificazione dei due CCNL (blindato il sistema delle clausole sociali contrattuali e annullato il differenziale sul costo del lavoro a sfavore dei lavoratori di parte pubblica), respingendo – così – al mittente il tentativo di smantellare il settore nella sua interezza.
Ieri, il Parlamento, approvando definitivamente l’articolo 25 del Deccreto liberalizzazioni, ha materializzato i fantasmi che la categoria ha provato ad esorcizzare con lo sciopero compatto del 12 marzo; ieri i lavoratori, con la conferma della centralità del Contratto Nazionale Unico, hanno risposto al tentativo di smantellare il settore e fare il “mercato” sul differenziale di costo dei due contratti e sulla cancellazione di decine di posti di lavoro.
Da ieri, sappiamo con certezza qual’è l’ambito legislativo del confronto che affronteremo con decisione in ogni parte del Paese, con la consapevolezza che il Contratto Nazionale Unico dell’igiene ambientale, saldato e fortificato ieri, è l’unico e lo strumento migliore voluto fortemente anche dalla rappresentanza dei Comuni italiani.
L’accordo sottoscritto è soddisfacente soprattutto sul piano economico in quanto restituisce ai lavoratori una quota di salario che va oltre il dato dell’inflazione, conferendo alle retribuzioni un valore salariale non risolutivo ma sicuramente molto importante, riscontrabile prontamente e in maniera robusta nelle prossime retribuzioni e con grande peso sul 2012.
La chiusura complessiva economica si assesta a 134 euro (comprensiva della quota destinata all’assistenza sanitaria integrativa) che corrisponde ad un aumento del 7,7% del salario, avendo a riferimento la paga base parametrale del 3° livello con parametro A.
La parte normativa non solo ha confermato nella sua interezza gli elementi qualificanti raggiunti nei rinnovi precedenti ma ha sviluppato, nel sistema delle relazioni sindacali, la contrattazione aziendale e il rafforzamento delle tutele dei lavoratori malati di lunga durata.
L’Accordo convalida le volontà della categoria espresse in piattaforma e, con la chiusura di quel “progetto alto”, siamo riusciti a mettere insieme l’idea di efficientamento con l’incremento delle risorse per i lavoratori, l’offerta qualitativa dei servizi con le garanzie sulla salute degli operatori, il coraggio di contenere pochi costi accessori del CCNL e il mantenimento dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle imprese del settore dalla crisi generale con la tutela dell’ambiente e il contenimento delle tariffe ai cittadini.
In questi ultimi giorni abbiamo temuto che la forza dell’insieme degli interessi economici contrari ai diritti, all’ambiente, allo sviluppo industriale del ciclo integrato e alla dignità dei lavoratori riuscisse a far saltare l’accordo e potesse prendere il sopravvento ma, probabilmente, “quell’insieme” non ha compreso fino in fondo l’indicazione impetuosa venuta dagli scioperi del comparto e di quanto ancora maggioritaria sia l’idea e la voglia di ambiente e di lavoro come bene comune.
Ora, come sempre da oltre mezzo secolo, la parola spetta a voi: lavoratrici, lavoratori e, ancor prima, cittadini di questo Paese.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Sgrò/Cenciotti – FIT CISL Paniccia/ Curcio – FIADEL Verzicco/d’Albero
Roma 22 marzo 2012
In attesa dell’attivo nazionale unitario ‐ di cui vi daremo nota in fondo ‐ e dell’avvio della consultazione tra i lavoratori e le lavoratrici sull’ipotesi di rinnovo del CCNL Fise/Assoambiente, sottoscritto lo scorso 21 marzo, abbiamo ritenuto necessario sintetizzare in questa prima nota i punti salienti dell’accordo siglato.
In premessa è utile considerare che, in questi primi giorni successivi all’accordo di rinnovo che chiude l’intera stagione contrattuale del comparto, stiamo registrando in generale, soprattutto nelle gestioni in appalto, una grande soddisfazione per la chiusura della vertenza seppur in presenza di qualche piccola tensione.
Sicuramente le assemblee saranno l’occasione per ribadire l’ampiezza e la qualità dell’accordo e, soprattutto, alla luce delle ultime modifiche legislative in materia di servizi pubblici, ci daranno occasione per spiegare la necessità e l’urgenza di unificare il contratto, blindando le clausole sociali, e affrontare con decisione il confronto sul destino delle nostre imprese nell’ottica disgregativa decisa dal Governo.
Di certo, il rinnovo ha tenuto conto della grave crisi che sta attraversando l’economia e le imprese, ma attraverso l’aumento del 7,7% del salario, percentuale che va oltre il dato dell’inflazione, è riuscito a dare una risposta ai lavoratori di notevole dimensione.
La parte normativa non solo ha confermato nella sua interezza gli elementi qualificanti raggiunti nei rinnovi precedenti ma ha sviluppato maggiormente la contrattazione aziendale e, attraverso un percorso di efficientamento normativo, ha garantito un incremento delle risorse per i lavoratori e ulteriori garanzie sulla salute per gli stessi.
Vi è, inoltre, da evidenziare che la scelta su come allocare le risorse economiche a disposizione è stata convintamente indirizzata verso i trattamenti economici collettivi e strutturali, anche a scapito di strumenti del salario accessorio come lo straordinario su cui è prevista la defiscalizzazione realizzata alla contrattazione aziendale.
Per molte materie si è delegato e non derogato a livello aziendale, sia potenziando la contrattazione di secondo livello sia utilizzando momenti di confronto (esame congiunto) su nuovi e precisi doveri contrattuali per le imprese individuati in questo rinnovo.
Ora, come previsto nell’accordo di rinnovo del 17 giugno del 2011 di Federambiente, cosi come già fatto nei precedenti rinnovi contrattuali, nelle prossime settimane, nell’ottica del mantenimento dei trattamenti unificati raggiunti sino ad ora, provvederemo ad avviare un confronto conclusivo con Federambiente per risolvere quanto sottoscritto con la stessa associazione datoriale lo scorso 17 giugno 2011, anche in considerazione di quanto sottoscritto….”che al fine di difendere e sostenere il contratto unico di settore relativo ai servizi ambientali e di garantire quindi l’unicità del trattamento dei lavoratori addetti, l’allineamento e l’omogeneità dei relativi costi rappresentano un valore per la competitività del settore nel mercato. Pertanto, qualora nel corso della vigenza triennale del presente CCNL, il complesso degli elementi economici e retributivi relativi al rinnovo subiscano un disallineamento per effetto di erogazioni e incrementi diversi perché disposti dal CCNL Fise Assoambiente, si procederà all’allineamento delle somme economiche diverse previste dai due CCNL.
Fermo restando che trattasi esclusivmente di una armonizzazione delle competenze salariali accessorie e, comunque, in termini complessivi si terrà conto anche degli elementi di maggiore peso sottoscritti con le imprese private.
Sintesi Accordo 21 marzo 2011
Assetti contrattuali
Applicazione di quanto stabilito dagli Accordi interconfederali 28.6.2011 e 21.9.2011 sugli assetti contrattuali.
(da completare la parte relativa al livello aziendale sia in Fise che in Federambiente);
Il Contratto Collettivo Nazionale ha durata triennale sia per la parte normativa che per quella economica. (come Federambiente);
Nel caso in cui non viene rinnovato il contratto entro la scadenza naturale, avendo presentato la piattaforma sei mesi prima, erogazione di un Elemento di Copertura Economica (E.C.E.), con un importo mensile di € 15,00 al livello 3A, da parametrare sugli altri livelli;
Elemento di garanzia retributiva
A partire dal 2013, ai lavoratori non interessati da progetti di produttività è riconosciuto con la retribuzione del mese di marzo di ogni anno un importo pro capite di € 150,00 a titolo di Elemento di garanzia retributiva (E.G.R.). (come Federambiente)
Inserimento Orario di lavoro multi periodale
(come Federambiente e comunque fondamentalmente legato alla contrattazione aziendale)
Orario di lavoro in regime di attività lavorativa flessibile
Stabilita la durata minima dell’orario minimo giornaliero e settimanale, non prevista nella norma precedente sia per le singole settimane che per i periodi plurisettimanali, distinguendo così tale norma dal lavoro multi periodale. Rivisitazione dei giorni di preavviso e rinvio alla contrattazione aziendale per eventuali modifiche e/o integrazioni. (Da aggiornare e migliorare il testo Federambiente, dove la durata minima può essere anche di 1 ora e il limite delle settimane in regime di flessibilità non è previsto).
Straordinario diurno feriale
Maggiorazione del 15% sulle prime 50 ore annue;
maggiorazione del 23% dalla 51^ alla 100^ ora, solo per le imprese che predisporranno una programmazione delle disponibilità e la rotazione dello straordinario con esclusione/limitazione dallo straordinario di “soggetti meritevoli di tutela” (nuclei mono parentali, particolari situazioni familiari o personali, ecc.).
Tali modalità e criteri attuativi, che dovranno essere predisposti preventivamente dall’impresa, saranno oggetto di un esame congiunto preventivo anche ai fini della tutela della sicurezza del lavoro.
Maggiorazione del 31% sulle ore successive.
Nell’obiettivo di fruire del regime legale della detassazione per effetto di incrementi di produttività, efficienza, qualità, ecc., la contrattazione aziendale di secondo livello definirà misure, criteri e modalità per il lavoro straordinario e per il lavoro festivo.
(in Federambiente c’è la contrattazione per arrivare fino alle prime 50 al 15% e per condividere programmazione, rotazione e esenzioni di categorie da tutelare. In Fise questa ultima parte diventa un obbligo contrattuale e non una possibilità demandata alla contrattazione).
Lavoro notturno
Elevato da 3 a 5 anni il limite di età del figlio, per l’esenzione dal notturno della lavoratrice madre o in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa. (come Federambiente).
Per il turno di lavoro antimeridiano che include l’ora di lavoro che va dalle ore 5.00 alle ora 6.00, attraverso la contrattazione di secondo livello, può essere prevista una percentuale diversa dall’attuale notturno, non superiore al 20%, definendo modalità e criteri attuativi di tali turni (programmazione dell’utilizzo, rotazione, esclusione/limitazione di “soggetti meritevoli di tutela”), ai fini della tutela della sicurezza del lavoro.
Nell’ambito della stessa trattativa si potranno definire misure, criteri, modalità per il lavoro notturno nell’obiettivo di fruire dei regimi legali della detassazione e della decontribuzione.
Sono fatti salvi gli accordi collettivi aziendali in vigore concernenti i trattamenti economici relativi alle distinte fattispecie del sistema degli orari.
Indennità domenicale
Domenicale: viene chiarito che i lavoratori cui spetta l’indennità domenicale sono esclusivamente gli addetti a turni che fruiscono di riposo settimanale compensativo in giorno diverso dalla domenica, per tuttio gli altri va pagata la maggiorazione del 65%.
A decorrere dall’1.9.2012, l’indennità domenicale è aumentata da euro 4,13 a euro a euro 7,00. Il valore incrementato è assorbito dal maggiore importo eventualmente riconosciuto allo stesso titolo da accordi collettivi aziendali in vigore”. ( In Federambiente la stessa è a euro 4,13).
Periodo di conservazione del posto di lavoro del comporto prolungato
Il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per un ulteriore periodo di 90 giorni calendariali.
(Parificato il trattamento come Federambiente)
Malattia breve
Vengono inseriti dei deterrenti economici come in Federambiente per chi supera la media del settore, in questo caso la media è quella prevista dalla tabella dei costi del lavoro depositata al ministero del lavoro che prevede 12 giorni.
Per malattia breve si intende quella con certificati inferiori o pari ai 5 giorni.
Per i primi 2 eventi di assenza successivi ai predetti 12 giorni o 4 eventi, per ogni evento si opererà una trattenuta di € 15,00 dall’Elemento di garanzia retributiva (E.C.E.) oppure una trattenuta di pari importo dall’equivalente premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello, dal 3° evento di assenza successivo la somma diventa di € 35,00.
Il totale delle somme trattenute non può comunque eccedere l’importo annuo dell’ E.C.E. e del premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello. (come Federambiente)
In ogni singolo anno solare, le somme trattenute saranno destinate per il 60% all’incremento dell’Elemento di Garanzia Retributiva ovvero all’incremento dell’equivalente premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione di secondo livello, a favore dei lavoratori le cui assenze per malattia, non abbiano superato nell’anno solare i 12 giorni calendariali o i 4 eventi comunque di durata non superiore a 12 giorni calendariali.
Le trattenute non si applicano nei casi di assenza per malattia di durata superiore a 5 giorni continuativi nonché nei casi di assenza dovuti a ricovero ospedaliero/dayhospital ovvero a gravi patologie, comprese quelle di genere, che richiedono anche terapie salvavita. (come Federambiente)
Materie rinviate alla stesura del CCNL
– Assetti contrattuali, sistema relazionale, tempi e procedure della contrattazione di secondo livello;
– Mercato del lavoro;
– Prerogative e diritti sindacali e costituzione della R.S.U.;
– Classificazione del personale ;
– Disciplina dell’inidoneità (come Federambiente);
– Responsabilità dei conducenti ‐ Sospensione e revoca della patente di guida Carta di qualificazione del conducente;
– Diritto allo studio;
– Tutela persone handicappate;
– Salute e Sicurezza del Lavoro.
Per le prime quattro materie si propone un tavolo unico con Federambiente.
Parte economica e compenso forfettario
Aumenti livello 3 parametro A:
35 euro dal 1 aprile 2012;
34 euro dal 1 ottobre 2012;
35 euro dal 1 ottobre 2013.
Complessivamente sono euro 104 sul tabellare (come Federambiente)
Indennità integrativa mensile: da 19 € è aumentata a € 24,00 a decorrere dall’1.4.2012( +5) e a € 30.00 a decorrere dall’1.07.2013″ (+6). (come Federambiente)
Previambiente :un contributo di € 5,00 al mese per dodici mensilità per ogni lavoratore iscritto.
(come Federambiente)
Assistenza sanitaria finanziata con importo annuo è pari ad € 170,00 (come Federambiente)
Totale economico mensile a regime 134 euro (come Federambiente).
Compenso forfettario lordo (ex una tantum) € 260,00 per il periodo va dal 1 gennaio 2011 al 31 marzo 2012:
€ 130,00 con la retribuzione relativa al mese di maggio 2012
€ 130,00 nel mese di marzo 2013 unitamente alla corresponsione dell’Elemento di garanzia retributiva oppure con il premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello, al fine di fruire dei regimi legali della detassazione/decontribuzione.
Il compenso forfettario spetta, in proporzione ai mesi di servizio prestato nel periodo considerato, anche ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato di durata almeno pari a dodici mesi che siano in forza alla data dell’1 aprile 2012.
Diversamente dal passato, l’erogazione spetterà all’imprese che hanno in carico i lavoratori al momento dell’erogazione. Il metodo del pro rata che tanti problemi ci aveva creato nel passato per il recupero delle quote pregresse è stato scongiurato.
Congelamento con l’attuale retribuzione di riferimento e fino al 31/12/2013 degli effetti delle maggiorazioni previste dal vigente CCNL, calcolati in misura percentuale sulla retribuzione base parametrale o individuale.
(non previsto in Federambiente).
Nei prossimi giorni vi invieremo una scaletta ancora più sintetica e dettagliata da distribuire, in vista
della consultazione, ai lavoratori e alle lavoratrici.
Conseguentemente, per preparare al meglio la consultazione e il percorso di sintesi del CCNL Unico dell’igiene ambientale, è convocato per il prossimo 3 aprile 2012 alle ore 9.30 a Bologna, presso la Fit Cisl regionale in Via Milazzo 16 – sala Bondioli ‐ l’Attivo Nazionale unitario dei quadri e delegati di tutto il comparto dell’igiene ambientale.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Sgrò/Cenciotti
FIT CISL Paniccia/ Curcio
FIADEL Verzicco/d’Albero
Roma 27 marzo 2012
Attivo Nazionale unitario quadri e delegati del comparto igiene ambientale: Contratto unico di settore, sicurezza e contrasto alla liberalizzazione selvaggia. Segreterie Nazionali Fp-Cgil, Fit-Cisl e Fiadel
L’attivo nazionale unitario dei quadri e dei delegati del comparto igiene ambientale, tenutosi ieri a Bologna, si è concluso con l’approvazione unanime di un ordine del giorno che traccia le prossime tappe della mobilitazione della categoria: ferma opposizione sul fronte della liberalizzazione selvaggia e della frantumazione del settore operata dal decreto “Cresci Italia”; prosecuzione della consultazione tra lavoratrici e lavoratori sul rinnovo del contratto nazionale; un forte impegno sul fronte della sicurezza dei luoghi di lavoro, con un commosso e particolare riferimento alle troppe morti registrate tra gli operatori.
L’attivo, nel confermare il giudizio positivo sull’Accordo, ha quindi dato mandato alle Segreterie Nazionali di sciogliere la riserva sull’ipotesi d’accordo sottoscritta il 21 marzo 2012 non appena l’esito della consultazione sarà certificato e comunque non prima del prossimo 28 aprile 2012.
Bologna, 4 Aprile 2012