Come vedrete dal comunicato allegato, siamo riusciti grazie al nostro impegno ad ottenere un tavolo tecnico sulla chiusura delle sedi distaccate e dei Tribunali; il tavolo si articolerà in 4 momenti, il primo sulla mobilità del personale delle sedi sopprimende e altri ulteriori momenti: il primo relativo alle regioni centrali, il secondo per quelle del nord ed il terzo sulle regioni del sud.
FP CGIL GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco
Si è svolta oggi la prevista riunione sulla geografia giudiziaria con il Capo Dipartimento Presidente Birritteri ottenuta grazie alle nostre numerose sollecitazioni. Il Presidente Birritteri ci ha spiegato che il provvedimento sui giudici di pace è all’esame delle Commissioni Giustizia Camera e Senato nonché del CSM e che per motivi di opportunità il provvedimento definitivo conterrà anche la riduzione delle sedi distaccate e di sedi di Tribunale.
Ci ha anche spiegato che la Commissione che si occupa della materia al Ministero stilerà una relazione di tipo tecnico basata su criteri precedentemente stabiliti ma che il parere decisivo spetta alla Ministra ed al Parlamento, così come anche per il già emanato schema di decreto sulla chiusura dei Giudici di Pace.
Per le Sezioni Distaccate la Commissione prevede per motivazioni di opportunità, da noi non condivise, la possibilità di chiusura di tutte le sedi e non solo del 50% come si intravedeva dalla relazione tecnica della Legge Delega; sui Tribunali invece la stessa Commissione si basa sulla parametrazione che garantisce la permanenza di 3 Tribunali per ogni distretto di Corte d’Appello compreso quello della sede del capoluogo di provincia, già salvaguardato dalla legge delega; per i sopprimendi Tribunali il criterio usato è quello della media di presenze tra magistrati, processi e bacino di popolazione residente; i numeri annunciati sono 28 magistrati, 19.000 affari e 268.000 abitanti, sotto questa media si prevede di chiudere gli uffici. Unica deroga prevista è quella relativa alla chiusura degli uffici dell’Abruzzo per i quali il tutto viene differito di 36 mesi.
In esito alla procedura è comunque prevista anche la possibilità di riequilibrio tra i tribunali limitrofi, anche tra circondari giudiziari diversi, per una migliore distribuzione del bacino d’utenza sugli stessi.
Per prima cosa abbiamo stigmatizzato le parole del Presidente Birritteri che ha dichiarato pubblicamente che questo provvedimento è volto a recuperare personale di magistratura e amministrativo; ciò non fa che confermare quanto da noi sostenuto negli ultimi anni, ovvero che la politica sbagliata del precedente Governo ha impoverito la giustizia e di fatto ha portato ad un provvedimento di tagli lineari mascherato da razionalizzazione delle risorse. Ciò significa che i cittadini avranno meno servizi, meno efficienza e maggiori costi.
Abbiamo poi immediatamente ribadito quanto da noi richiesto già dallo scorso settembre ovvero l’apertura di una interlocuzione con i rappresentanti regionali dei lavoratori per analizzare le peculiarità di ogni situazione, con un tavolo tecnico articolato in tre momenti ovvero centro, nord e sud.
Inoltre abbiamo presentato all’Amministrazione l’emendamento che abbiamo già inviato alle Commissioni Giustizia delle Camere per riportare il tema della mobilità alla materia della contrattazione nazionale e decentrata.
Il Presidente Birritteri ha accolto tutte le nostre richieste convocando un tavolo nazionale sulla mobilità del personale delle sedi sopprimende (per adesso gdp) per il prossimo 21 marzo; i tavoli tecnici sulle specificità territoriali sono così programmati:
3 aprile per le regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Sardegna; 12 aprile per Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Emilia Romagna;
17 aprile Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Il Presidente Birritteri inoltre ha detto che poiché la questione dalla Commissione tecnica passerà al Parlamento è opportuno che chi ha interesse a mantenere aperti gli uffici faccia pressione sulla politica. Ciò significa che per l’ennesima volta avremo una giustizia diversa per i cittadini: chi ha referenti politici salverà il suo ufficio giudiziario mentre chi non ce l’ha si vedrà deprivato di un servizio pubblico.
Durante la riunione abbiamo chiesto che venissero ricevuti dal Capo Dipartimento alcuni delegati dell’Unione Precari Giustizia riuniti in Presidio sotto al Ministero per chiedere un tavolo tecnico tra Regione Lazio, Corte d’Appello e Ministero sulla prosecuzione delle loro attività e futuro lavorativo.
Il Presidente Birritteri ha espresso totale chiusura sulla questione dicendo che anche la Regione Lazio, nella persona dell’Assessore Zezza, non intende rivedere i termini della Convenzione né le modalità di impiego di questi lavoratori.
Abbiamo stigmatizzato l’ipocrisia che si cela dietro queste posizioni ed abbiamo ribadito che questi e gli altri lavoratori che in tutta la penisola stanno contribuendo al fianco dei giudiziari a mandare avanti gli uffici non sono affatto tirocinanti ma lavoratori a tutti gli effetti e che hanno diritto a una risposta chiara sulle loro prospettive occupazionali.
Vi terremo informati sugli sviluppi della questione della geografia giudiziaria e della mobilità per le sedi soppresse.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti le lavoratrici ed i lavoratori che hanno sostenuto e votato i candidati della FPCGIL dandogli fiducia e contribuendo alla lusinghiera affermazione delle nostre liste.
La Delegazione Nazionale Trattante
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria