COMUNICATO
RSU 2012
Questi anni di grave crisi economica hanno evidenziato, ancor di più, come sia fondamentale per un paese civile avere uno stato sociale che aiuti chi perde il e chi attraversa gravi difficoltà di salute, ad avere un sostegno che gli consenta di vivere.
Un paese civile deve poter garantire ad ogni suo cittadino o abitante un livello dignitoso di vita e questa garanzia non può che essere affidata al servizio pubblico, l’unico in grado di garantire i diritti ad ogni singolo individuo a prescindere dal suo status all’interno della società.
Mai come in questo periodo le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS hanno sentito forte il loro ruolo la loro importanza a sostegno di cittadini sempre più poveri e in difficoltà, e mai come in questo periodo sono stati attaccati mortificati umiliati.
Fannulloni, fortunati, peso per la società. Persone da colpire, denigrare, delegittimare, isolare .
Attaccare i lavoratori pubblici per attaccare la cosa pubblica in un tentativo violento di privatizzare quanto più possibile.
Dal 2008 abbiamo subito continui attacchi: la riduzione dei fondi per la contrattazione integrativa, le inique norme sulla malattia, la drastica riduzione degli spazi di confronto, l’introduzione di un sistema di valutazione che predetermina a monte buoni e cattivi, il blocco dei contratti e delle retribuzioni, la possibilità di messa in mobilità e licenziamento.
Tre anni di continui attacchi a colpi di legge che hanno visto solo la CGIL, tra le organizzazioni sindacali confederali, contrastare quello che sempre più appare come un vero e proprio smantellamento della cosa pubblica.
All’INPS le cose non sono andate diversamente, l’Amministrazione ha da subito cavalcato il progetto governativo e si è immediatamente adeguata, con la complicità della CISL prima e poi anche della UIL, smantellando il sistema delle relazioni sindacali e imponendo una politica organizzativa calata dall’alto senza alcuna possibilità di confronto e di parola concessa ai territori.
Clamoroso il referendum sulle linee guida 2010, sottoscritte dalla sola CISL, che vide la partecipazione della stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS che in 15000 bocciarono l’accordo, nella totale indifferenza sia dell’Amministrazione e soprattutto di chi quell’accordo l’aveva firmato. Indifferenza che testimonia quanto poca attenzione venga data alla volontà dei lavoratori e quanta arroganza si usi nel decidere le sorti di chi si dovrebbe ascoltare e tutelare.
Occorre una nuova politica sindacale, se possibile unitaria, che non solo riporti il confronto ad ogni livello quale elemento imprescindibile, nonché qualificante del rapporto ente-lavoratori e ente-cittadini, ma che inizi a parlare di etica, trasparenza e perché no di conflitto di interessi.
Il nostro programma, per cambiare lo stato attuale delle cose passa attraverso:
Le RSU 2012 devono e possono essere un momento di svolta.
Potete scegliere tra la CGIL che ha sempre contrastato le politiche di Brunetta e del Governo sul pubblico impiego e chi, invece, le ha tollerate e di fatto condivise.
Tra la CGIL, il più grande sindacato italiano che nei suoi 106 anni di storia ha contribuito a creare diritti e tutele per tutti i lavoratori, e chi fa del conflitto e della rottura l’unica sua ragione d’esistere.
La CGIL nell’esclusivo interesse dei lavoratori, si impegna a ricercare, sulla base del proprio programma, la massima convergenza possibile tra tutte le OO.SS.
Con il vostro voto possiamo farcela.