COMUNICATO
Il giorno 2 febbraio le OO.SS. sono state convocate dal Dr. Marcello Arredi, nuovo Direttore del Personale, sulla valutazione per conoscere la loro opinione in materia.
Come credo sia già noto, abbiamo espresso la nostra totale contrarietà ad un sistema di valutazione “impostoci” dall’Amministrazione e, ci siamo dichiarati disponibili a CONTRATTARE un sistema di valutazione della performance che parta da una condivisione dell’organizzazione del lavoro.
Il fine della valutazione è migliorare l’efficienza dell’Amministrazione e non essere strumento punitivo nei confronti del singolo lavoratore.
Nel ricordare la posizione che coerentemente la CGIL ha portato avanti da sola contestando la “legge Brunetta” durante gli scorsi anni, abbiamo evidenziato tutta una serie di problematiche connesse all’attuazione del decreto di valutazione del nostro Ministero.
Come avevamo già anticipato l’adozione delle tre fasce precostituite si palesa inattuabile poiché parte dall’assunto che vi siano comunque lavoratori inefficienti.
Le maggiori problematiche scaturiscono dalla diversa tempistica ed interpretazione del manuale che è stata data a livello periferico, generando una evidente disparità di trattamento tra dipendenti della stessa Amministrazione.
Si è contestato l’utilizzo del Coefficiente di presenza quale strumento su cui calcolare la performance e, nel contempo è opportuno ripensare la presenza dei comportamenti organizzativi che, così come sono posti lasciano un ampio margine di discrezionalità al Dirigente.
Un problema specifico è quello che si è posto per la valutazione del personale civile presso le Capitanerie di Porto (come abbiamo già evidenziato nella recente nota al Ministro ed agli Uffici di Gabinetto) che peraltro è direttamente connesso al ruolo ed al riconoscimento delle Capitanerie di Porto quali uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Considerato che al tavolo era rappresentato il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto (C.V. Isidori e C.F. Casella) abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza di un confronto tra l’Amministrazione ed il Comando che innanzitutto rimoduli in decreto di organizzazione del Ministero inserendo tra gli Uffici periferici le Capitanerie di Porto e definisca in modo puntuale le competenze di regolazione, proprie delle Direzioni Generali e quelle di vigilanza e controllo proprie del Comando.
La sospensione predisposta dalla D.G. del Personale con nota 6764 del 2.02.2012 è stata condivisa dalle OO.SS. ma evidenzia una evidente difficoltà dell’Amministrazione di controllare il percorso intrapreso.
Il manuale operativo predisposto dall’OIV non va precisato in alcuni aspetti ma deve rappresentare la conseguenza di una organizzazione del lavoro che leghi i dipendenti all’espletamento di concrete funzioni istituzionali.
Restiamo in attesa di comprendere come voglia intervenire concretamente la Direzione Generale del Personale.
FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci