Roma, 18 aprile 2007
Al Presidente dell’Inpdap
Marco Staderini
Al Direttore Generale dell’Inpdap
Giuseppina Santiapichi
Prestazioni creditizie: occorrono provvedimenti urgenti
Uno dei fiori all’occhiello dell’Inpdap, che lo caratterizza nell’ambito degli Enti di Previdenza, sono le attività creditizie. Finanziate con un prelievo dello 0.35%mensile sulla busta paga di ogni lavoratore, sono finalizzate prevalentemente a sostenere le necessità economiche e sociali dell’iscritto e della sua famiglia. Le prestazioni erogate hanno come destinatario i lavoratori pubblici (piccoli prestiti, prestiti pluriennali diretti, prestiti pluriennali garantiti e mutui ipotecari edilizi).
Dopo il 12 luglio dello scorso anno i mutui edilizi attendono ancora la fase di normalizzazione con vari cambi di criteri e di regolamenti non sempre esaustivi che alimentano incertezza e confusione.
La medesima situazione si è creata anche per i piccoli prestiti.
Non è il caso di soffermarci a lungo sullo scopo degli stessi, istituiti per far fronte ad immediati ed urgenti necessità. Ora quando non c’è l’immediatezza i lavoratori sono costretti a rivolgersi ad altri soggetti, nel migliore dei casi agli Istituti di Credito.
Occorre ripristinare con immediatezza la correntezza di questa prestazione in modo da poter erogarla entro 15/20 di giorni.
Apprezziamo come positiva la costituzione di un apposito gruppo lavoro presso la Direzione Centrale del Credito anche se sarebbe stato auspicabile un coinvolgimento delle OOSS, utile la sperimentazione on line per il personale della Scuola dell’erogazione dei piccoli prestiti.
Ma ciò non basta, nelle sedi esiste un arretrato di svariati mesi, a volte senza neppure un protocollo, che in alcune città raggiunge circa sette mesi.
Si chiede pertanto un incontro per l’individuazione e l’adozione di misure più incisive per normalizzare questa importante attività istituzionale.
Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella