Roma, 25 gennaio 2012
Al Sig. Ministro dello Sviluppo Economico
Dr. Corrado Passera
Al Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
e, p. c. – Direttore UAGR
Dr.ssa Maria Ludovica Agrò
In occasione dell’incontro dell’11 gennaio u.s. con le organizzazioni sindacali è stata da Lei annunciata la costituzione di un Tavolo di lavoro dedicato all’ex ICE. Nell’apprezzare l’iniziativa riteniamo che questo confronto non possa prescindere dall’analisi e dall’ulteriore definizione di quelle che saranno le funzioni della costituenda Agenzia.
Se con la creazione dell’Agenzia non si è voluto rivitalizzare l’ex ICE ma istituire un nuovo soggetto, che è chiamato a svolgere funzioni certo non meno complesse di quelle affidate al soppresso Istituto, riteniamo comunque che esso non possa collocarsi in posizione di gran lunga inferiore rispetto alle Trade Promotion Organization (TPO) degli altri Paesi industrializzati.
Le imprese italiane, in particolare le piccole e le micro, hanno infatti bisogno di un interlocutore pubblico in grado di fornire loro servizi quali/quantitativamente adeguati. Soltanto un’organizzazione che fornisca “pacchetti” di servizi integrati consente, infatti, alle aziende di trovare risposta alle proprie diversificate esigenze, anche personalizzate, di informazioni, scouting, assistenza specializzata, attività di promozione e formazione e programmi e strategie di marketing.
Una TPO modernamente intesa dovrebbe essere in grado di orientare e assistere le imprese e creare alleanze virtuose con altri soggetti intermedi (camere di commercio, associazioni di categoria, banche e altri) anche nelle aree di frontiera ove le quote di mercato italiane risultano ancora insufficienti. L’Agenzia dovrà quindi dotarsi di una struttura fortemente caratterizzata da unità operative e tecniche, assicurando al tempo stesso una più che adeguata proiezione sull’estero, sempre nella cornice di un coordinamento funzionale con la Farnesina.
Se in Italia, in un’ottica di “fare sistema”, l’Agenzia dovrà anche, come da Lei auspicato, contribuire al coordinamento degli altri soggetti pubblici e privati preposti ai processi di internazionalizzazione, all’estero non potrà certo trascurare, tra gli altri compiti istituzionali, la formulazione di strategie operative sui diversi mercati, l’analisi del ruolo e delle azioni delle TPO concorrenti, la composizione degli investimenti, operando in stretto raccordo con gli altri soggetti pubblici, che curano il monitoraggio delle dinamiche macroeconomiche.
Ciò premesso, poiché riteniamo che per la funzionalità dell’Agenzia saranno necessarie risorse umane adeguate e coerenti con i compiti richiesti, valutiamo quanto mai opportuna una conseguente riflessione anche su quest’aspetto.
Tale necessità va infatti a infrangersi contro la riduzione del 67% della dotazione organica, inusitatamente determinata ex lege, che non rende possibile svolgere in modo efficace ed efficiente, non ultimo per evidenti diseconomie di scala, i complessi compiti che l’Agenzia è chiamata a svolgere e non origina risparmi tangibili per il Bilancio pubblico. Al contrario, l’inquadramento di oltre 300 dipendenti dell’ICE, formati in decenni di attività, nei ranghi di altre amministrazioni costituisce un vero e proprio spreco di specifiche professionalità, oltre a porre problemi operativi in merito alla selezione di difficile se non impossibile risoluzione.
Infine vorremmo poter ragionare con Lei sull’esigenza inderogabile di un riordino del sostegno all’internazionalizzazione, che non si limiti a interventi puntuali e apparentemente privi di una logica complessiva ma costituisca invece una solida piattaforma sulla quale costruire un rilancio dell’azione pubblica che, valorizzando ruolo e know-how di funzionari e dirigenti e l’interazione tra i tanti soggetti preposti, consenta finalmente di rispondere in modo integrato e tempestivo alle esigenze delle imprese, specialmente laddove queste si trovano in posizione di evidente svantaggio competitivo.
Chiediamo quindi un incontro urgente, preferibilmente prima dell’avvio operativo del Tavolo di confronto.
Presidente FP– CIDA FP CGIL FPS CISL UILPA
f.to Giorgio Rembado Salvatore Chiaromonte Paolo Bonomo Enrico Matteo Ponti
CIDA UNADIS ICEDIR CIDA FP CGIL ICE FSP CISL ICE UILPA ICE
Franco Sottile Elisabetta Talone Paola Lisi Silvana Stella Giovanni Gismondi
Caterina La Boccetta