Mobilità 2009
Nella riunione del 13 gennaio l’Agenzia ha riconfermato la sua proposta: 200 posti in uscita, come previsto già dall’accordo siglato il 2 ottobre 2009 e ampia disponibilità a ricontrattare i titoli, mentre ha dimostrato scarso interesse a discutere la possibilità di avviare un percorso per la stabilizzazione dei lavoratori distaccati ai sensi del D.lgs. n.151/2001 e della L. 104/1992, leggi che tutelano i figli e i familiari bisognosi di cure e assistenza. La motivazione deriva dal blocco delle assunzioni nel pubblico impiego che le ultime manovre finanziare hanno esteso anche all’Agenzia delle Entrate, facendo di fatto venire meno la possibilità di sostituire i lavoratori trasferiti o distaccati con nuove assunzioni. Non entriamo nel merito di tale argomentazione, esclusivamente aziendalistica e poco attenta alle esigenze socio economiche delle lavoratrici e dei lavoratori. Vogliamo solo ricordare che la tutela della famiglia, della donna lavoratrice e dei minori è sancita dalla Costituzione Italiana ( artt. 29 – 30 – 31 e 37). L’attuale crisi economica e sociale obbliga a porre la massima attenzione alle politiche del personale. Il blocco del CCNL e la decurtazione salariale che ne consegue fanno sì che “l’andata e ritorno” di fine settimana per ricongiungersi alla famiglia, il mantenimento di un alloggio presso la sede lavorativa, determinano dei costi aggiuntivi non più sostenibili.
Nel corso della riunione abbiamo avanzato la proposta di sottoscrivere l’accordo di mobilità per il 2010 per ulteriori 200 posti, al fine di evitare il determinarsi di quella surreale situazione di sottoscrivere accordi che superano la “dimensione spazio temporale”: la mobilità non può essere retroattiva e non determina arretrati, non è possibile trasferire oggi per allora, è banale affermarlo, ma gli anni persi non possono essere recuperati, il disagio subito rimane.
La mobilità nazionale rischia di intrecciarsi con quella per interpello. Su questo punto riaffermiamo la nostra posizione: riteniamo che debba essere superata la mobilità per interpello introdotta unilateralmente dall’Amministrazione e subordinata al suo esclusivo giudizio , da cui possono derivare ingiustizie e mortificazioni professionali (vedi l’ennesima esclusione dei lavoratori della Lombardia dalla procedura). Se l’Agenzia, per problemi organizzativi e funzionali , ha l’esigenza di trasferire personale utilizzando la procedura dell’ interpello, questa non deve per alcun motivo limitare i posti in uscita previsti dalla mobilità contrattata.
La riunione è stata rinviata al prossimo 20 gennaio.
Passaggio dalla II alla III area.
Per quanto riguarda le procedure per passaggio dalla seconda alla terza area, l’Agenzia ci ha comunicato che le prove slitteranno dalla data originariamente prevista per fine febbraio ( data non comunicata ufficialmente alle OO.SS) a fine marzo. Con l’occasione, a precisa richiesta di parte sindacale, l’Agenzia ha confermato che alla procedura potranno partecipare solo i dipendenti inquadrati nella seconda area. Pertanto i colleghi che a suo tempo avevano prodotto la domanda in formato cartaceo, poiché già inquadrati nella terza area F1, non potranno partecipare alle prove selettive in questione; per questi lavoratori si prevede una soluzione condivisa che dia certezza alla loro attuale posizione.
Sul concorso per il passaggio dalla II alla III area, in merito alla prova di esame, riteniamo che sarebbe stato più proficuo per i lavoratori se le altre OO.SS avessero ricercato una azione unitaria, ed evitato quel protagonismo che rende più difficile il confronto con l’Amministrazione.
Confermiamo che siamo disposti a ricercare una proposta unitaria così da impedire che, come nella migliore tradizione dell’Agenzia, il concorso diventi l’ennesima lotteria che beneficerà solo 2000 su 8000 concorrenti. Fino ad oggi l’Amministrazione si è dimostrata poco interessata alla valorizzazione delle professionalità interne (ricordiamo che questo concorso è stato sottoscritto nel 2008) giacché aveva la possibilità, unica tra le Amministrazioni pubbliche, di bandire concorsi esterni. Il blocco delle assunzioni che, come ricordato prima, riguarderà anche l’Agenzia delle Entrate, obbligherà l’Amministrazione a rivedere la sua politica del personale. L’Attenzione mediatica e il risalto internazionale che ” l’operazione Cortina” ha avuto, sono la dimostrazione dell’importanza che la lotta all’evasione fiscale riveste in Italia anche in rapporto agli altri paesi europei. Auspichiamo che i ringraziamenti “alle donne e agli uomini dell’Agenzia delle Entrate” da parte del prof. Monti si estendano a qualche cosa di più concreto nell’immediato futuro.
Per favorire il “nuovo corso” del contrasto all’evasione fiscale è necessario avere personale motivato attraverso il giusto riconoscimento professionale ed economico.
Per garantire maggiori entrate fiscali e fare fronte alla gravità della crisi economica, riteniamo che sarebbe utile prevedere l’ ampliamento dei posti messi a concorso con l’obiettivo di destinare più funzionari ad attività ispettive e di controllo.
Mappatura degli uffici sede di elezione delle RSU
Su questo argomento abbiamo ribadito con forza la nostra posizione: le RSU sono titolari della Contrattazione di posto di lavoro e devono essere elette dove si contratta realmente. Ogni altra ipotesi è una presa in giro nei confronti dei lavoratori e della democrazia. L’accordo siglato prevede l’elezione delle RSU nelle 108 Direzioni Provinciali, nelle 21 Direzioni Regionali, nei 7 CAM, nei 2 Centri Operativi, nell’unità delocalizzata di Reggio Calabria, e una nelle Direzioni Centrali e Uffici di Staff.
Ricordiamo che è stata la CGIL a volere con determinazione il rinnovo delle RSU . Nell’attuale momento di crisi economica che distrugge posti di lavoro, decurta salari e diritti, abbiamo ritenuto fondamentale dare ai lavoratori il diritto di eleggere le proprie rappresentanze, per riconquistare il diritto alla contrattazione, messa in discussione dalla riforma del pubblico impiego di Brunetta, partendo dal principio che non può esserci vera democrazia nella società senza democrazia nei posti di lavoro.
Roma 16 gennaio 2012
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini