La Fp-Cgil lancia a Napoli una proposta di riorganizzazione degli uffici giudiziari

11 Gennaio 2012

La Fp-Cgil lancia a Napoli una proposta di riorganizzazione degli uffici giudiziari – ripartire dall'Ufficio per il Processo e dalle migliori esperienze europee – Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale


Domani 12 dicembre, a partire dalle ore 9:30 presso l’Auditorium del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli (Piazza Cenni), la Fp-Cgil Nazionale, in collaborazione con la Fp-Cgil Campania, presenterà la propria proposta di riorganizzazione della giustizia.

All’incontro, presieduto da Antonio Crispi, Segretario Generale Fp-Cgil Campania, e concluso da Serena Sorrentino, Segretaria Confederale Cgil Nazionale, parteciperanno tra gli altri:

  • Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli
  • Antonello Ardituro, Vice Presidente Anm
  • Giovanni Russo Spena, Federazione della Sinistra
  • Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil
  • Antonio Calio, Organismo Unitario Avvocatura
  • Maria Maddalena, Associazione Dirigenti Giustizia
  • Luigi Li Gotti, Idv-Elettra Deiana, Sel
  • Franco Tavella, Segretario Generale Cgil Campania


La proposta parte dal lavoro cominciato nella scorsa legislatura con il ddl “Ufficio per il processo” e viene attualizzata e arricchita guardando alle migliori esperienze europee.

La riforma della geografia giudiziaria, così come ad oggi prospettata, senza una discussione che valuti le esigenze dei singoli territori, senza un progetto di riorganizzazione del lavoro e un piano di investimenti e assunzioni, rischia di essere l’ennesimo provvedimento di tagli indiscriminati, che non porterà a un miglioramento dell’efficienza ma avrà ulteriori conseguenze negative sull’economia.

Un progetto di riforma che faccia uscire il sistema della Giustizia dallo stato di semi paralisi nel quale versa da anni avrebbe anche importanti risvolti economici. Ma il tema non sembra essere al centro dell’agenda politica italiana, se si escludono le elaborazioni e le proposte provenienti dal mondo del lavoro giudiziario, da operatori e magistrati. Un vuoto causato da una lunga traversata nel deserto che ha visto la Giustizia utilizzata a fini personali e screditata da strumentalizzazioni che hanno impoverito il dibattito e indebolito l’immagine stessa del sistema.

La proposta che verrà presentata domani si propone di fare un salto di qualità improntato alla buona organizzazione, alla valorizzazione del personale e del lavoro di squadra, che possa riportare la giustizia nell’alveo costituzionale e a livelli europei.

Roma, 11 gennaio 2012

 
 

 
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