Tra le tante storture della legge di bilancio presentata dal Governo, l’articolo 61 avrebbe lo scopo di valorizzare le caratteristiche peculiari e specifiche della dirigenza medica e veterinaria che opera nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario nazionale.
Il disposto, che pur dovrebbe portare a un aumento dei valori dell’indennità di specificità, non sembra però appannaggio dei medici INPS.
E perché mai questa distinzione che pone una divisione tra medici pubblici dipendenti? Perché si devono praticare distinguo insopportabili e ridurre le poche risorse che vengono stanziate per la PA? I medici INPS sono figli di un Dio minore?
La domanda la poniamo in primis all’Amministrazione, nella speranza che operi per difendere il proprio personale, sempre presentato come un’autentica riserva di valore.
Quale attrattività pensa di esercitare questo Istituto per i giovani medici che pure intendono lavorare nel pubblico se INPS non riesce a trovare mai alcuna forma di premialità?
Può l’ente previdenziale che assorbirà un ruolo sempre più centrale nella gestione dell’invalidità accettare questa divisione?
FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Francesco Reali