Agenzia delle Entrate – Uffici di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro: Verbale assemblea del personale del 30/11/2011

07 Dicembre 2011

Uffici di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro: Verbale assemblea del personale del 30/11/2011

 In data odierna, alle ore 11,00, presso i locali del frontoffice  dell’Ufficio Territoriale di Avezzano, si è svolta un’assemblea sindacale del personale degli Uffici di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro.
Hanno partecipato novantadue dipendenti, come da firme apposte sui fogli di presenza, i rappresentanti sindacali territoriali UIL, SALFI, CISL ed i componenti della RSU.
Dopo i consueti saluti, le rappresentanze sindacali hanno illustrato l’argomento dell’assemblea:
la possibile modifica dell’allocazione delle risorse umane nell’ambito della Direzione Provinciale, con particolare riferimento alla graduale eliminazione della “delocalizzazione” degli addetti dell’Ufficio Controlli e dell’Area di staff.
 
La  preoccupazione della possibile concentrazione di tutto il personale dell’Ufficio Controlli e dell’Area di staff presso la città di L’Aquila ha avuto origine da vari indizi, che sono stati sintetizzati come segue:
 
·        ripristino dei locali degli Uffici finanziari di via Filomusi Guelfi (apertura  nell’ultima settimana di gennaio 2012) con più postazioni di quelle necessarie per il personale attualmente in servizio presso la Direzione Provinciale in località Centi Colella – L’Aquila;
·        la dislocazione della Direzione Regionale dell’Abruzzo non nella sede naturale degli Uffici Finanziari di via Filomusi Guelfi, ma  in locali situati al centro della città con ulteriore aggravio di costi;
·         ultime quattro righe della pagina 11 delle “Linee guida per la programmazione 2012”, allegato n. 1 alla nota n. 162548 del 10/11/2011 della Direzione Centrale  P. e C., recante le indicazioni operative per la formulazione delle proposte di budget 2012: nell’allegato citato si legge che sarà “ottimizzata l’allocazione delle risorse umane nell’ambito di ciascuna Direzione provinciale con particolare riferimento al graduale superamento del fenomeno della delocalizzazione degli addetti……”;
·         riunioni dei responsabili dei vari settori della Direzione Provinciale di L’Aquila, durante le quali si attribuiscono alla delocalizzazione dell’Ufficio Controlli  le gravi difficoltà riscontrate nella lavorazione dei prodotti consuntivati rispetto a quelli di budget assegnati.
 
Dai vari interventi dei rappresentanti sindacali e del personale sono emerse le seguenti conclusioni:
 
1.      gli accordi sindacali stipulati in sede di attivazione delle Direzioni Provinciali e tuttora vigenti prevedono che nessun esodo di massa sia attuato per accorpare le attività presso le neo istituite sedi delle Direzioni Provinciali e che il personale può essere spostato solo sulla base di scelte volontarie dei singoli
 
2.      l’eventuale decisione di accorpare in modo immediato e traumatico il personale dei team delocalizzati dell’area accertamento e dell’area di staff presso la città di L’Aquila non trova alcuna giustificazione tale da derogare ai principi sanciti in sede di accordi, anzi rappresenta una forzatura estrema, vista la particolare realtà presente sul territorio, soggetto a numerose deroghe legislative proprio in virtù del disagio ancora derivante dagli eventi sismici e per il quale da parte dei politici locali si chiede con insistenza il riconoscimento di  “zona franca” per rilanciare l’economia e i consumi;
 
3.      la zona comprensoriale di L’Aquila continua a non essere sottoposta ad attività di accertamento, tant’è che il piano programmatico sinora realizzato prevede controlli solo ed esclusivamente per le attività economiche e professionali con sede nel territorio della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro e pertanto risulterebbe ulteriormente illogico e dispotico per i contribuenti sostenere maggiori costi, in un momento così grave, per recarsi nella città di L’Aquila a rispondere agli inviti della Direzione Provinciale.
 
4.      risulta altrettanto antieconomico per le già magre finanze del personale – mortificate da anni di mancato rinnovo contrattuale – e per quelle dell’Agenzia, accentrare i lavoratori presso la Direzione di L’Aquila per poi farli ripartire per raggiungere le sedi di verifica ed accertamento nei territori della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro: che senso ha far partire decine e decine di persone dalla loro sede naturale, con costi ed aggravi pubblici, per poi rispedirli nei luoghi di provenienza per svolgere il proprio lavoro?
 
5.      in un momento di crisi come l’attuale, in cui sarebbe necessaria la contrazione dei costi, l’Agenzia delle Entrate incrementa le spese per i canoni di locazione degli immobili: infatti, nel caso in cui fossero liberati i locali degli Uffici di Sulmona e di Avezzano a causa del trasferimento coatto del personale, l’Agenzia dovrebbe continuare a pagare il canone immutato, fino al momento in cui gli attuali proprietari degli immobili non troveranno nuovi conduttori e comunque improrogabilmente fino alla scadenza contrattuale, costi che ricadono immancabilmente su tutti i cittadini;
 
6.      in una Amministrazione come la nostra, dotata dei più avanzati mezzi digitali, utilizzati per tutte le attività di controllo di assistenza al contribuente e per effettuare riunioni in videoconferenza (l’ultima delle quali si sta svolgendo proprio in concomitanza con l’assemblea e coinvolge parte del personale di tutte le Direzioni Regionali d’Italia), è grottesco attribuire alla delocalizzazione il ritardo nel raggiungimento degli obiettivi la cui responsabilità va invece ricercata ed attribuita alla inadeguatezza delle persone scelte a gestire il delicato passaggio dagli Uffici locali alla Direzione provinciale. È palese infatti che l’unica variabile a non mutare in questo nuovo scenario organizzativo è stata quella del personale.
 
7.      il personale pertanto non accetta di scontare le inefficienze organizzative e gestionali della Direzione Provinciale, celate dietro presunte problematiche derivanti dalla delocalizzazione e non accetta di  pagare il costo di scelte inopportune né di farle pagare alle proprie famiglie;
 
8.      il personale fa rilevare la manifesta volontà politica di spogliare i territori della provincia di Uffici nevralgici e fondamentali per le attività economiche esistenti: con il trasferimento del personale, i territori della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro verranno ulteriormente privati di posti di lavoro, come già accaduto per gli ospedali,  per l’INPS, per la Dogana e come sembra che accadrà per i Tribunali e che in ragione di questo diventeranno meno attraenti per eventuali investimenti produttivi, con pesanti ricadute negative per il presente e per le future generazioni;
 
9.      il personale si opporrà con ogni mezzo all’impoverimento dei territori e alla concentrazione di tutti gli uffici pubblici nella sola città di L’Aquila, non solo per quanto è stato già esposto ma anche perché tale città risulta essere topograficamente e logisticamente totalmente inadeguata a ricevere migliaia di cittadini provenienti dalla provincia e dall’intera regione ancor di più in virtù dei recenti e devastanti eventi sismici
 
Saranno interessati i politici dei territori, a prescindere dall’appartenenza, le associazioni dei professionisti, degli operatori economici e dei consumatori, i mezzi di informazione e i rappresentanti sindacali territoriali e nazionali al fine di evitare danni alla collettività ed agli addetti.
 
 L’assemblea termina alle ore 13,00.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto