CGIL FP CISL FP UIL PA
Alla Presidente della Commissione
Difesa della Camera dei Deputati
On.le R. PINOTTI
Al Sottosegretario alla Difesa
On.le Marco VERZASCHI
e, p.c. Capo di Stato Maggiore della Marina
Amm. Sq. Paolo LA ROSA
Gabinetto del Ministro
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono doveroso rappresentare, in particolare, la situazione di estremo disagio in cui versano i lavoratori dell’Arsenale di Brindisi.
Come noto, in data 29 novembre 2006 fu firmato un protocollo d’intesa tra il Sottosegretario, On.le Verzaschi, e le OO.SS. Nazionali, che, tra l’altro, prevedeva l’attivazione di tavoli tecnici in cui l’Amministrazione, tramite gli Organi Programmatori, avrebbe dovuto fornire le necessarie informazioni relative ai processi di riorganizzazione in atto presso gli Enti facenti capo alle Aree Tecnico-Industriale, Tecnico Operativa e Tecnico Amministrativo Centrale della Difesa.
In occasione dei primi incontri in sede tecnica, attivati presso lo Stato Maggiore Difesa, gli Organi Programmatori illustrarono i processi di riorganizzazione dell’area territoriale dell’Esercito e la riorganizzazione della Sanità Militare in ottica interforze.
In successive occasioni di confronto, sempre in sede tecnica, sono state affrontate ed approfondite le problematiche relative alle necessarie riorganizzazioni dell’Area Industriale dell’Esercito e della Marina concordando conclusivamente sulle proposte di efficientamento relative a quelle realtà dell’Esercito dove risultava già consumato positivamente il confronto con le Parti Sociali a livello locale.
Riguardo, invece, agli Arsenali Navali si faceva rinvio ad un successivo confronto a livello politico al fine di entrare nel merito degli studi di efficientamento già realizzati a livello di Stato Maggiore di Forza Armata.
In riferimento alle problematiche sopra richiamate, le OO.SS. Nazionali chiesero espressamente ed ottennero formali assicurazioni che nessun provvedimento in tal senso si sarebbe concretamente attuato prima della conclusione del confronto in atto.
Spiace, però, dover constatare che, nonostante i suddetti impegni ed intendimenti allora condivisi, l’Amministrazione, ai vari livelli, ha ritenuto comunque di procedere unilateralmente disponendo iniziative di riorganizzazione che, oltre a disattendere platealmente gli impegni assunti e a disconoscere, di fatto, il ruolo delle Parti Sociali, hanno prodotto e producono stato di incertezza, disorientamento ed ogni altra negativa ricaduta nei confronti del personale civile interessato.
Si è ritenuto opportuno, in premessa, richiamare la più recente storia, in tema di relazioni sindacali, per portare all’attenzione di codesta Presidenza, l’ultima e più preoccupante vicenda riguardante l’Arsenale di Brindisi, realtà dove ci risulta che la S.V. si è di recente recata in visita.
Come si ricorderà, l’Arsenale di Brindisi subì, alla fine degli anni 90 una pesante e sofferta riorganizzazione riduttiva che lo declassò a Sezione Staccata di Supporto Diretto dell’Arsenale di Taranto.
Oggi, con provvedimento unilaterale disposto dallo Stato Maggiore Marina, calato temporalmente in una fase di confronto in atto, ai vari livelli tecnici e politici dell’A.D. con le scriventi OO.SS., si prende atto che a decorrere dal 1 aprile 2007, la struttura industriale di Brindisi viene ulteriormente ridotta a semplice Reparto dell’Arsenale Militare di Taranto.
Ovviamente, tale provvedimento, non poteva non scatenare le più adeguate e ferme reazioni delle rappresentanze sindacali locali alle quali convintamene si aggiungono le ragioni della vibrata protesta delle scriventi OO.SS. le quali, formeranno sicuramente oggetto di precisa denuncia al Ministro della Difesa in occasione del prossimo incontro fissato per il 13 aprile p.v.
Si chiede pertanto alle Autorità in indirizzo, per la parte di rispettiva competenza, di porre in essere le più opportune iniziative al fine di sospendere le disposizioni attuative di ogni provvedimento di riorganizzazione sino alla conclusione del confronto con il Sindacato e di promuovere le necessarie verifiche circa le negative ricadute territoriali, anche sul piano occupazionali che le scelte riguardanti la realtà brindisina produrrebbero;
ciò anche alla luce dell’ultima interrogazione parlamentare ( 5-00869 Duranti -sull’Arsenale della Marina Militare di Taranto e della sua sede distaccata di Brindisi),
Infine, CGIL CISL UIL, ribadiscono l’esigenza di conoscere, anche in riferimento al contenuto della risposta fornita dal rappresentante del Governo alla suddetta interrogazione parlamentare, quale sia il progetto di studio in tema di efficientamento degli Arsenali e degli Stabilimenti dell’Area Industriale della Difesa.
Certi di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti
Roma, 4 Aprile 2007
CGIL FP CISL FP UIL PA
Manca Caffarata Colombi