Agenzia delle Entrate – Sulmona – Verbale assemblea del personale del 23/11/2001

24 Novembre 2011

Sulmona – Verbale assemblea del personale del 23/11/2001

 Direzione Provinciale de L’Aquila
Ufficio di Sulmona
Verbale assemblea del personale del 23/11/2001

 

 A seguito dell’ormai certo orientamento dei vertici dell’Agenzia sia regionali che provinciali di attuare, in modo categorico e senza alcuna gradualità,  l’accorpamento dell’Ufficio Controlli presso il nuovo edificio nella città di L’Aquila, il personale esprime tutto il suo dissenso nei confronti delle scelte aziendali e fa presente che insieme ai rappresentanti dei lavoratori ed ai responsabili sindacali  porranno in essere tutte le azioni atte ad impedire tale scelta.
In sede di attivazione delle Direzioni provinciali, gli accordi sindacali vigenti prevedono che nessun esodo di massa sia attuato per accorpare le attività presso le neo istituite sedi delle Direzioni Provinciali e che il personale può essere spostato solo e soltanto in quelle sedi  per cui tale spostamento non costituisca un pesante onere sul personale stesso o, in alternativa, sulla base di scelte volontarie dei singoli.
La decisione di accorpare in modo così immediato e traumatico il personale delle aree controllo presso la città di L’Aquila non trova alcuna giustificazione tale da derogare a questi principi già sanciti in sede di accordi, anzi rappresenta una  forzatura estrema vista la particolare realtà presente sul territorio soggetto a numerose deroghe legislative proprio in virtù del disagio estremo ancora derivante dagli eventi sismici.
Infine con il presente documento si vuole mettere bene in chiaro i seguenti punti:
 
1.      Il personale dell’Ufficio di Sulmona non accetta di fare da capro espiatorio al fine di giustificare inefficienze organizzative e gestionali celate dietro presunte problematiche derivanti dalla delocalizzazione;
 
2.      Non accetta di  pagare il costo di scelte inopportune né di farle pagare alle proprie famiglie ed all’uopo  si rammenta che la maggior parte dei colleghi viene da anni di pendolariato e che il tanto agognato avvicinamento ha dato luogo ad inderogabili scelte di vita familiare;
 
3.      Non rappresenta alcun abbattimento dei costi di per l’Agenzia e per la collettività in considerazione dei contratti di locazione in essere con il F.I.P. e delle particolarità del territorio che, tra l’altro, vede ogni anno nuovi e pesanti tagli sui  trasporti pubblici non verso la costa ma, soprattutto, nell’entroterra.
 
Il presente documento viene redatto a tutela della professionalità e della dignità degli uomini e delle donne, uniche risorse dell’Agenzia, le cui famiglie verrebbero stravolte da tali scelte.
 
Chiudiamo con una domanda: chi risarcisce i costi che dovremmo sobbarcarci?

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