INPS – Una sola linea: progressioni, progressioni, progressioni

09 Ottobre 2024

Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione in merito all’impianto del contratto integrativo 2024.

Dalla prima sessione negoziale, la posizione della FP CGIL al tavolo non è mai cambiata, specie in merito all’ordine delle priorità:

  • PROGRESSIONI E DIFFERENZIALI STIPENDIALI. Troppe lavoratrici e lavoratori attendono ancora il riconoscimento di una progressione. Chi serve quotidianamente l’Istituto, e non ha trovato soddisfazione né nel 2022 né nel 2023, merita una risposta vera dalla parte datoriale. L’obiettivo della nostra sigla è il riconoscimento economico a tutti gli esclusi delle precedenti tornate. La strada maestra, apparentemente condivisa dal tavolo, è chiara: differenziare il punteggio dell’esperienza professionale nei margini dell’autonomia garantita alla contrattazione di ente. Questa è la via e il tempo scorre.

  • QUADRO INDENNITARIO. Necessita di una sensibile trasformazione, non di accorgimenti o ritocchi. Chi rappresenta l’Istituto sul territorio ha attribuzioni che non corrispondono minimamente alle risorse riconosciute: per questo le posizioni organizzative restano spesso scoperte! Avevamo chiesto – e continuiamo a invocare – un impegno POLITICO dell’Ente in questa direzione, per superare il vincolo normativo del d.l. Madia che impone un tetto al Fondo Risorse Decentrate e alimenta un malsano gioco delle tre carte. In assenza di nuove risorse, la FP CGIL non è disposta a erodere ulteriormente gli incentivi di TUTTI per procedere con accorgimenti che premiano soltanto ALCUNI profili, più o meno discrezionalmente individuati.

Su questa falsariga abbiamo chiesto al tavolo l’imposizione di un tetto agli stanziamenti destinati alle Elevate Professionalità del vecchio ordinamento: se l’Amministrazione ha bisogno di quadri, può popolare la Quarta Area, dando esecuzione al contratto collettivo. Diversamente, riteniamo sia opportuno procedere garantendo l’invarianza di risorse.

Questo avevamo detto e questo abbiamo ribadito di fronte alla controparte negoziale, che ha anticipato la prossima presentazione di una nuova ipotesi di CCNI.

L’altro punto di assoluto rilievo, la valutazione della performance individuale, non è stato affrontato e il tavolo si è aggiornato a lunedì 21. Attendiamo l’incontro per manifestare compiutamente la nostra linea, ma censuriamo fin da ora l’idea di insistere con una valorizzazione zangrilliana della valutazione individuale ai fini dei percorsi di carriera.

Se è vero che ciò corrisponde a un mantra della Funzione Pubblica, ricordiamo che anche la valutazione dal basso dei dirigenti è un’analoga richiesta ministeriale, puntualmente disattesa in INPS: questa contraddizione, di per sé stridente, diventa insopportabile nel momento in cui si decide di affrontare l’argomento della misurazione della performance individuale rispettivamente per il comparto, per i professionisti e per i medici (financo per i ginecologi, sic.).

A margine della riunione, l’Amministrazione ha assunto l’impegno di diramare un messaggio indirizzato ai Direttori di sede per tenere una maggiore flessibilità sullo smaltimento delle ferie arretrate.

Sulla stabilizzazione del personale in comando, INPS ha intenzione di procedere in tempi ristretti a un inquadramento dei colleghi interessati, dando un riscontro definitivo alle Amministrazioni di appartenenza. Quanto alle discussioni aperte con la ragioneria sull’interpretazione del DPCM del 30 novembre, il confronto proseguirà ma intanto è intenzione dell’Ente operare per la prioritaria stabilizzazione (entro il mese di dicembre).

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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