Contratti: Fp Cgil funzioni centrali, senza risorse sarà mobilitazione

08 Ottobre 2024
“La trattativa per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali rischia di finire su un binario morto se il Ministro per la PA e il governo non si decidono a mettere a disposizione le risorse necessarie per garantire l’adeguamento dei salari all’inflazione 22\24. Siamo sempre fermi al punto che lo stipendio di un funzionario, nel triennio 2022/2024 ha avuto una svalutazione da inflazione pari a 290 euro e il recupero proposto dall’Aran si ferma a 141 euro. Basta parlare del governo che fa i contratti in tempi più rapidi dei precedenti. I contratti si fanno quando sono dignitosi e questo non lo sarebbe”.
Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Fp Cgil, Florindo Oliverio.
“La differenza con il governo precedente – osserva – sta nel fatto che Brunetta e Draghi finanziarono con la legge di bilancio del 2022 il nuovo ordinamento e i fondi per la contrattazione, anche dopo la scadenza naturale del contratto,  mentre Meloni e Zangrillo rispetto all’aumento dei prezzi e all’inflazione record che abbiamo alle spalle restituiscono solo un terzo del recupero del potere d’acquisto, e con il PSB (Piano Strutturale di Bilancio) affermano che daranno solo il 2% per il prossimo triennio 2025/2027. Per questo saremo in piazza il 19 ottobre a Roma per chiedere risorse adeguate sul salario, per affermare il diritto al contratto e alla contrattazione mentre il governo continua ad adottare atti unilaterali che privilegiano pochi lavoratori e non danno risposte di miglioramento della qualità del lavoro per tutti”.
“Dopo il 19 – conclude Oliverio – continueremo la nostra campagna di mobilitazione perché va cambiata la legge di bilancio. Il governo può prendere i soldi dove ci sono, cioè dai grandi patrimoni e dagli extraprofitti e non togliendoli alle donne e agli uomini che fanno funzionare quel che resta di uno Stato al collasso. La Fp Cgil presidia il tavolo di trattativa del contratto per difendere e tutelare le lavoratrici e i lavoratori, ma saremo anche nelle piazze affinché il governo faccia scelte che valorizzino il lavoro e non lo mortifichino come con questo Contratto che blocca la carriera, non dà risposte sugli stipendi e sicuramente non rende attrattiva la pubblica amministrazione per i giovani lavoratori”.
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