“La privatizzazione della Croce Rossa Italiana è il colpo di coda di questo Governo. È il primo, chiaro episodio di privatizzazione della pubblica amministrazione italiana all’indomani delle promesse all’Ue e delle pressioni della Bce. Con la trasformazione dei comitati provinciali della Cri, che diventeranno società di diritto privato, si apre una stagione di licenziamenti e dismissioni. Un patrimonio economico e un grande ente che garantisce assistenza e servizi ai cittadini, il coordinamento e la forza di 150mila volontari, verranno così assoggettati a logiche economiche inconciliabili con le ragioni sociali della Cri”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta l’approvazione dello schema di decreto legislativo per il riordino della Croce Rossa Italiana da parte del Governo.
“Un Presidente del Consiglio dimissionario e un Governo privo di ogni credibilità pagano l’ultimo tributo alle tante cricche che hanno provato a mettere le mani su pezzi di apparati dello Stato. Un fatto gravissimo – continua Dettori – al quale crediamo che il Presidente della Repubblica e il futuro Governo, qualunque esso sia, debbano porre rimedio”.
“Continueremo a perseguire una soluzione che preservi il ruolo e le funzioni della Cri e il prezioso lavoro degli operatori, a sostenere la loro mobilitazione. Con i precari della Croce rossa a rischio licenziamento e con prospettive che non garantiscono il futuro occupazionale dei lavoratori, in una fase così acuta della crisi – conclude la Segretaria Generale – quello della Croce Rossa rischia di diventare il primo episodio di un’infinita serie di svendite del miglior patrimonio dello Stato e di licenziamenti di lavoratori pubblici”.
Roma, 12 Novembre 2011