Di seguito il comunicato relativo al summenzionato DPR (pubblicato su gazzetta ufficiale), relativo a parziali modifiche recate all’attuale regolamento organizzativo il vigore presso il MEF (DPR 43).
Il giorno 28 ottobre 2011, su Gazzetta ufficiale, è stato pubblicato il DPR 173 che reca alcune modifiche al regolamento di riorganizzazione del MEF (DPR 43/2008).
Rispetto al DPR 43, l’attuale reca una laconica modifica relativa alle Ragionerie territoriali dello Stato che, nel DPR 43, erano previste in un “numero complessivo di 63”, mentre nell’attuale DPR 173 “nel numero complessivo non inferiore a 63”.
Vorremmo in proposito affermare, semmai fosse necessario, la nostra netta contrarietà comunque ad ulteriori riduzioni, sia per il settore Economia che per quello Finanze, degli uffici oggi presenti sul territorio, se non per qualche razionalizzazione provinciale.
Nel già citato DPR 173, vista anche la soppressione delle ex DTEF, indicata dal DPR 43, ed attuata in concomitanza del trasferimento volontario di una parte dei lavoratori delle suddette Direzioni territoriali verso i Monopoli di Stato, sono stati ridotti gli organici della dirigenza di seconda fascia, portata da 945 a 789 unità.
E’ stupefacente, ma in assoluta linea con l’incoerenza che oggi anima la politica dell’attuale Governo nei confronti del pubblico impiego, il fatto che non solo non si dica nulla sugli organici del personale delle aree, ma che in tema di riorganizzazione sia delle funzioni sia del riassetto degli uffici, l’attuale norma preveda genericamente la “definizione di specifiche modalità operative per le Ragionerie territoriali delle Stato, da adottare, nelle materie di competenza della Direzione, d’intesa con il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.
Per noi, traducendo in vulgata i contenuti della legge, tutto ciò vuol dire che la riorganizzazione delle funzioni dei nostri uffici è destinata ancora a non avere risposte rapide ed esaustive. Tra l’altro il DPR 173 attende una sua attuazione con un DM da emanarsi entro 60 gg dalla pubblicazione del DPR appena menzionato.
In ogni caso quel che a noi come FP CGIL sembra naturale debba accadere non è evidentemente di facile attuazione.
Pensavamo e continuiamo a ritenere che una volta accorpati i lavoratori del Ministero (ex DTEF e RGS) in un unico ufficio, nell’attesa di un formale ridisegno organizzativo, dal “centro” partisse qualche sintetica istruzione operativa e comunque l’input di procedere all’osmosi delle funzioni tra il Personale, oggi complessivamente presente sul territorio.
Noi continueremo a chiedere all’Amministrazione l’esplicitazione di compiute misure organizzative in tal senso, accompagnate da chiarezze su temi che continuiamo a ritenere pienamente contrattualizzati, quali il salario accessorio (FUA 2011, “comma 165” etc.).
Auspichiamo che la controparte non continui ad operare “burocraticamente”, propalando ipotesi e dispositivi collegati a pretese riforme della pubblica amministrazione ormai evidentemente fallite, realisticamente a evidente danno dei lavoratori e dei servizi pubblici.
Roma, 9 novembre 2011
p. la FP CGIL nazionale MEF
Daniele Nola