Agenzia delle Entrate – Riunione del 14 ottobre – Orario di lavoro e flessibilità negli Uffici territoriali delle aree metrolpolitane

18 Ottobre 2011

Riunione del 14 ottobre – Orario di lavoro e flessibilità negli Uffici territoriali delle aree metrolpolitane

 Il 14 ottobre scorso l’Agenzia delle Entrate ha convocato una riunione per affrontare le criticità operative  degli uffici territoriali delle aree metropolitane e ridefinire gli orari di apertura al pubblico di quelli  di Roma, Milano, Napoli e Torino. L’enorme affluenza di contribuenti presso questi uffici, secondo la valutazione dell’Amministrazione, impedisce l’erogazione di tutti i servizi in tempi accettabili. Da qui la proposta di   anticipare, in via sperimentale, l’apertura degli sportelli, contestualmente all’apertura continuativa     almeno per tre giorni la settimana. I dipendenti che, su base volontaria, rinunceranno alla flessibilità, verranno remunerati con una specifica indennità pari a 10 euro lordi  giornalieri. L’importo sarà liquidato trimestralmente secondo le modalità già in vigore per il pagamento dell’indennità giornaliera dei CAM.
 Di seguito  le nostre prime valutazioni.
–         La flessibilità dell’orario di lavoro è stata una delle più significative conquiste sindacali degli anni ottanta, quando con  l’ingresso sempre più consistente delle donne nel mondo del lavoro, si cominciò a prendere in considerazione l’esigenza di contemperare i tempi di lavoro con le esigenze personali e di cura delle lavoratrici e dei  lavoratori, principio che è stato recepito dai contratti collettivi  nazionali. Monetizzare la  rinuncia a una conquista sindacale vuol dire non valutare la flessibilità degli orari nella prospettiva della sua utilità sociale, introducendo il principio che la flessibilità dell’orario è incompatibile con il funzionamento dei servizi e aprendo la strada al suo definitivo superamento. Questo orientamento è già stato evidenziato in due circolari dell’Agenzia sull’orario degli uffici, nelle quali viene di fatto ridotta la fascia di flessibilità in tutte le Direzioni Provinciali, violando l’art. 36 del CCNL
–         Ci convince poco anche la presunta  volontarietà del dipendente nel rinunciare alla flessibilità, immaginando le pressioni cui sarà sottoposto qualora i volontari saranno in numero insufficiente per garantire l’apertura anticipata o posticipata degli uffici: per molti la flessibilità è irrinunciabile date le  proprie condizioni materiali di vita, specialmente per i dipendenti con figli in età scolare e prescolare.
Infine, riteniamo che il CCNL contiene tutte le norme necessarie  per  garantire il funzionamento degli uffici, senza necessità di  accordi in deroga.
Considerata la delicatezza della materia  abbiamo ritenuto di non firmare  l’accordo, riservandoci di consultare tutti  i lavoratori e  le nostre strutture territoriali.
 

Roma, 18 ottobre 2011                                                         CGIL FP Nazionale
                                                                                     Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                          Luciano Boldorini
 


 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto