Oggi il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare la legge di stabilità che, da quanto si è appreso da fonti giornalistiche e da dichiarazioni della stessa Ministra Prestigiacomo, prevede un taglio del 90% dei fondi destinati al Ministero dell’Ambiente. Un azzeramento di fatto del dicastero.
Il Governo certifica con questo provvedimento che non ritiene né strategiche né necessarie la tutela dell’ambiente, del patrimonio naturale e idrogeologico del nostro Paese. Fa bene la Ministra Prestigiacomo a protestare, ma le rammentiamo che questo è pur sempre il suo Governo e che lei non può cavarsela con una dichiarazione ad effetto. Tragga le dovute conseguenze.
É necessario mettere in campo adeguate forme di denuncia e di lotta per contrastare questo disegno scellerato: si cancella il Ministero dell’ambiente e si continua a blaterare di condoni. Il Paese non può permetterselo.
I lavoratori ancora una volta saranno colpiti, perché un tale ridimensionamento del Ministero, di fatto una chiusura, colpisce il loro posto di lavoro dal punto di vista della sicurezza occupazionale, la loro dignità e identità professionale.
Saremo presenti alla manifestazione convocata per lunedì alle ore 12.00 davanti al Ministero dell’Ambiente insieme ai cittadini, alle associazioni e ai lavoratori per impedire a un Governo in agonia di nuocere ulteriormente al Paese.
Roma, 14 ottobre 2011