Min. Giustizia: lettera fpcgil fiomcgil filcamscgil al Ministro Palma – Richiesta incontro urgente su problematiche servizio di documentazione atti processuali

05 Ottobre 2011

 
 

Richiesta incontro urgente su problematiche servizio di documentazione atti processuali

Roma, 5 ottobre 2011

 
 Al Ministro della Giustizia
                                                                                                          Sen. Francesco Nitto Palma
                                                                                             
                                                                                              p.c.    Al Sottosegretario di Stato
                                                                                                          Sen. Giacomo Caliendo
                                                                                             
                                                                                              p.c.     Al Capo Dipartimento
                                                                                                          dell’O. G.
                                                                                                          Pres. Luigi Birritteri
 

OGGETTO: Richiesta incontro urgente su problematiche servizio di documentazione atti processuali.
 
 

Sig. Ministro,
                                le scriviamo per denunciare le gravi problematiche connesse con il vigente sistema di appalto del Servizio di documentazione atti processuali e servizi correlati, vista l’imminenza di emanazione del bando di gara per il prossimo biennio e l’indifferenza mostrataci sino ad oggi dai vertici del Ministero della Giustizia.
            Nonostante le nostre ripetute segnalazioni sulle gravi inadempienze relative alla regolarità retributiva e di trattamento da parte di alcune ditte appaltatrici ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
            In alcune  sedi Giudiziarie i lavoratori non  ricevono la retribuzione da mesi, né vengono loro consegnate buste paga, attestazione del versamento dei contributi e dell’accantonamento del TFR; a questi lavoratori viene richiesto di andare a lavorare anticipando le spese vive necessarie per assolvere alla propria attività e spesso di mettere a disposizione strumentazione e materiali propri; nonostante ciò si sono visti togliere il lavoro quando sono entrati in sciopero per rivendicare quanto loro dovuto ed il Consorzio Astrea, oggi unico appaltatore, ha affidato le attività ad altra consorziata attraverso l’istituto della surroga senza provvedere a che l’intervento garantisse la continuità lavorativa per quei  lavoratori che, anche senza retribuzione, avevano garantito il buon funzionamento dei servizi e reso possibile la celebrazione di udienze, audizioni e processi.
Non riteniamo giusto che il Ministero della Giustizia abbia tollerato e continui a tollerare tale irresponsabile condotta da parte del principale soggetto appaltatore, che non ha garantito né la regolarità delle retribuzioni né la continuità lavorativa dei dipendenti delle società ad esso consorziate .
Inoltre nell’ambito del denominato Lotto 3 circa 400 lavoratori, a seguito dell’esito di una sentenza del Consiglio di Stato che ha tolto l’appalto al Raggruppamento Temporaneo d’Impresa Art. Co., non si sono visti riassumere dal ricorrente Consorzio Astrea, in quanto lo stesso sostiene di non dover acquisire, unitamente alla gestione dell’appalto, gli addetti. 
Questo è l’ennesimo comportamento negativo tenuto dal Consorzio Astrea per il mancato rispetto dei termini dei Contratti Nazionali applicati ai lavoratori coinvolti, nonché la mancata osservanza delle clausole contenute nel bando di gara d’appalto sul quale ha predisposto il ricorso.
             Richiamiamo inoltre la sua attenzione sulle segnalazioni fatte a codesto Ministero ed alle autorità competenti relative alla necessità di monitorare l’attività di trascrizione vista l’importanza del servizio reso che contribuisce a garantire il diritto alla giustizia scritto nella Costituzione. 
            L’attività infatti viene svolta, al di là di quanto previsto nel capitolato d’appalto, con una commistione pressoché completa tra i vari Lotti e, nell’ambito di uno stesso lotto, tra diversi Tribunali e Corti d’appello. In spregio di qualsiasi controllo sulla sicurezza, avviene spesso da remoto, addirittura dalle abitazioni dei singoli lavoratori e, anche quando trattasi di lavoratori dipendenti, al di fuori di qualsiasi  confronto col sindacato  sulle modalità della prestazione, senza che ai responsabili della sicurezza sia concesso di effettuare il sopralluogo.
            Ci sono state alcune denunce all’autorità per casi in cui non vi era corrispondenza tra gli esecutori materiali della trascrizione e l’operatore con la cui firma veniva pubblicata nel sistema Intranet; riteniamo che ciò sia estremamente grave e che possa costituire un pericolo per la sicurezza degli uffici giudiziari e per l’efficienza del servizio oltre ad arrecare pregiudizio alla dignità  professionale degli operatori direttamente coinvolti. Se non si interverrà con urgenza per regolamentare la questione lo stesso Ministero della Giustizia potrebbe essere individuato come responsabile di eventuali fuoriuscite di dati sensibili dagli uffici giudiziari.
            E’ sicuramente al corrente della ferma contrarietà della CGIL al DDL sulle intercettazioni:  le sue dichiarazioni recenti in merito, in particolare quelle relative  alla fuoriuscita di dati sensibili, mal si coniugano con un sistema in cui vengono tollerate le suddette situazioni e la cattiva gestione di appalti esterni può mettere in pericolo la sicurezza dei dati trattati negli uffici giudiziari.
            Come Organizzazione Sindacale siamo impegnati in una battaglia a difesa dei diritti del lavoro e dei servizi pubblici; la situazione che le abbiamo illustrato si pone in netto contrasto con un servizio pubblico efficiente e sicuro.
             Per questi motivi  le chiediamo un incontro urgente per discutere tutte le questioni da noi sollevate e concordare insieme il bando di gara in modo da garantire i lavoratori ed il servizio reso.            
            A tal fine le alleghiamo una breve scheda contenente gli approfondimenti dei vari punti oggetto della presente, nonché le nostre richieste e restiamo in attesa di una pronta convocazione, in caso ciò non avvenga metteremo in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori che rappresentiamo e in difesa del servizio reso alla cittadinanza.

Per FPCGIL                              FIOM-CGIL,                       FILCAMS-CGIL      
    Nazionali
Nicoletta Grieco                    Barbara Pettine                      Elisa Camellini

 

 
 
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