INPS, UN TETTO AGLI ECCESSI

02 Agosto 2024

Il contratto collettivo ha creato la quarta area, ma l’INPS non sembra essersene accorta. Piuttosto che sperimentare un modello funzionale alle esigenze delle Amministrazioni centrali, l’Istituto ha continuato a costituire le vecchie elevate professionalità in Direzione Generale, giungendo a quota 86!

Era lecito aspettarsi un processo di razionalizzazione della struttura organizzativa a invarianza di risorse. Si è deciso, invece, di aprire il portafoglio. Non quello dell’Amministrazione, beninteso, ma quello delle lavoratrici e dei lavoratori, attingendo al Fondo per creare nuove figure in grado di assolvere la funzione di quadro.

Eppure la funzione intermedia tra dirigenza e funzionariato esiste già: è codificata nel contratto e al Ministero della Cultura hanno già deciso di attivare il reclutamento.

In INPS tutto tace, si alimentano promesse e voci di corridoio, si attende l’OPI di settembre, ma nel mentre si continuano a definire profili la cui collocazione nell’Istituto è dubbia, a essere generosi. E a pagare siamo tutti noi con gli incentivi…

COSÌ NON SI PUÒ ANDARE AVANTI.

Anche perché i meccanismi di selezione troppo spesso generano perplessità ed è difficile fugare un dubbio: il fatto che esistano percorsi di carriera in cui conta di più la piaggeria rispetto ai meriti professionali.

L’alta sartoria delle posizioni organizzative, l’arte del cucire addosso a qualcuno un dato profilo, è un brutto adagio duro a morire e il proliferare di posizioni non aiuta a estirpare questo male.

Alle ottantasei elevate professionalità del vecchio ordinamento dobbiamo aggiungere i 31 funzionari che beneficiano di un’indennità aggiuntiva per “l’attività di analisi amministrativa in via continuativa in materia di pensioni, entrate, ammortizzatori sociali, inclusione sociale e invalidità civile”.

Ruoli diversi, certamente; indennità diverse, ci mancherebbe; ma parte di una riserva più ampia che finisce sempre col penalizzare i territori, creando un discrimine all’interno della stessa Direzione Generale tra funzionari di serie A e funzionari di serie B.

Non esistono elevate professionalità nelle varie Regioni in un ente di prossimità come l’INPS? La perdurante attività di analisi non la svolge forse ogni funzionario presente in Istituto?

Per questa ragione la FP CGIL chiederà al tavolo sindacale di costituire un tetto alle risorse destinate alle posizioni organizzative: un vincolo di spesa, per evitare di gravare indiscriminatamente sulla comunità di lavoratrici e lavoratori che vedono assottigliarsi il proprio stipendio.

Per dare valore ai territori non basta professare a parole ammirazione e stima per l’impegno quotidiano profuso: servono atti concreti, risorse, riconoscimenti. Smettiamola di creare riserve indiane!

Roma, 02/08/2024

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto