Polizia Penitenziaria: 22 settembre manifestazione nazionale unitaria presidi davanti Montecitorio, Ministero Giustizia e DAP – Comunicato Stampa

16 Settembre 2011

Polizia Penitenziaria: 22 settembre manifestazione nazionale unitaria presidi davanti Montecitorio, Ministero Giustizia e DAP – Comunicato Stampa

Sovraffollamento, promiscuità, violenza e progressiva riduzione del personale in servizio e degli stanziamenti, sono il risultato di errori grossolani e scelte politiche sbagliate, che hanno svilito il mandato istituzionale affidato al sistema penitenziario dall’art. 27 della Costituzione e la sua funzione di “servizio” alla collettività, anche in termini di sicurezza e protezione sociale.

In questo contesto, ulteriormente aggravato della mancata attuazione del noto “piano carceri”, pesano in maniera determinante le scelte del Governo.

Per queste ragioni il personale di Polizia Penitenziaria manifesterà a Roma il 22 settembre 2011, con presidi organizzati in piazza Montecitorio, piazza Cairoli (adiacente il Ministero della Giustizia) e in Largo Luigi Daga (sotto il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria).

Le nostre richieste:

  • rinnovo dei contratti e degli adeguamenti stipendiali; superamento delle determinazioni assunte in materia pensionistica con le recenti manovre economiche per il personale del Comparto Sicurezza; assunzioni di personale della Polizia Penitenziaria (le 1.611 previste nel piano carceri, a fronte di una carenza stimata in circa 6.000 unità, malgrado le promesse non hanno ricevuto copertura finanziaria) e dei ruoli tecnici-amministrativi, il cui numero dal 2000 è diminuito del 40%; stanziamenti economici adeguati e indispensabili a mantenere la funzionalità del sistema penitenziario e compensare il pagamento del lavoro straordinario e delle missioni dal personale di Polizia Penitenziaria, oggi non garantito;
  • rideterminazione degli organici per ciascuna sede sul territorio e in ambito centrale;
  • istituzione della previdenza complementare (TFR e Fondi Pensione), in ragione del passaggio del sistema pensionistico da retributivo a contributivo e della riduzione di oltre il 50% del trattamento di quiescenza entro il 2030;
  • pagamento al personale degli arretrati ancora non corrisposti (7 mln di euro) e per le ulteriori prestazioni richieste quali straordinari e missioni;
  • riallineamento giuridico ed economico alle altre Forze di polizia dei Ruoli di Polizia Penitenziaria (Sovrintendenti, Ispettori e Commissari);
  •  
  • istituzione di una associazione dei lavoratori pensionati della Polizia Penitenziaria del tutto interna all’Amministrazione.

Roma, 16 Settembre 2011

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