INPS Unitario -Livelli differenziati di professionalità: un cambio netto

25 Luglio 2024

Dopo una lunga attesa, nella giornata di ieri l’Amministrazione ha finalmente convocato le organizzazioni sindacali per l’attivazione del tavolo sulla revisione dei criteri per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità riguardanti legali, tecnici e attuari.

In vista dell’incontro ha fatto anche pervenire una bozza con modifiche all’attuale regolamentazione (Det. 114/2019). Bozza che, tuttavia, tutte le sigle presenti al tavolo non hanno ritenuto in alcun modo risolutiva delle questioni sollevate.

Il regolamento vigente, infatti, sacrifica tanto l’anzianità quanto l’esperienza e i titoli professionali, a tutto vantaggio dei soli titoli di studio e degli incarichi di coordinamento, così tradendo del tutto la ratio dell’istituto e arrecando un grave pregiudizio economico ai colleghi di maggiore esperienza lavorativa.

La bozza presentata, pur prevedendo parziali modifiche, non si sposta da questo solco: continua ad attribuire a titoli professionali ed anzianità di servizio punteggi che, data l’anzianità media dei partecipanti alle selezioni, ne annullano l’incidenza, risultando ancora una volta decisivi incarichi di coordinamento (peraltro incomprensibilmente riferiti a un limitato periodo temporale) e titoli di studio.

Abbiamo pertanto formalizzato una nostra proposta, che prevede:

  • l’impegno dell’amministrazione a bandire le selezioni, con cadenza annuale, come previsto contrattualmente, entro una data certa (gennaio o al massimo febbraio);

  • la rilevazione dei titoli maturati entro la data di indizione della selezione;

  • la valorizzazione dei titoli professionali (iscrizione albi o altri elenchi pubblici) in misura proporzionale al periodo di possesso di tali titoli;

  • l’attenuazione della incidenza dei titoli di studio;

  • l’attenuazione della incidenza degli incarichi di coordinamento, da valutarsi in ogni caso in relazione all’intero periodo di servizio prestato presso l’Istituto;

  • la valorizzazione del requisito dell’anzianità di servizio, da valutarsi rispetto ad un arco temporale congruo e tale da non annullarne la rilevanza.

Abbiamo anche dato la nostra più ampia disponibilità a prevedere la rilevazione di ogni ulteriore titolo professionale utile alla valutazione della esperienza professionale del professionista candidato, purché compatibile con le esigenze di snellezza di tale selezione.

L’Amministrazione ha espresso il proprio favore per il mantenimento dell’attuale impostazione, senza tuttavia chiarirne i motivi, impegnandosi comunque a un esame più approfondito delle proposte presentate e riservandosi di presentare un nuovo articolato alla ripresa dopo il periodo estivo.

Fermo restando che le linee di fondo delle proposte di modifica da noi avanzate sono risultate in linea con le esigenze rappresentate al tavolo da tutte le sigle sindacali, invitiamo l’Amministrazione a una serena riflessione sui gravi effetti distorsivi prodotti dall’attuale regolamentazione, che, riconoscendo sostanzialmente il secondo livello differenziato di professionalità, in difformità dalle regole contrattuali, ai coordinatori degli ultimi sei anni, genera gravi ed immotivate differenziazioni stipendiali tra professionisti.

FP CGIL

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

Maria Antonietta Tuminelli

Oreste Manzi

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