Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione: all’ordine del giorno il nuovo regolamento per il cambio di famiglia professionale e la disciplina in materia di ferie spettanti al personale.
Cambio famiglia professionale
In riferimento al primo punto, rilevando alcune modifiche apportate dall’Amministrazione al testo originariamente trasmesso, come FP CGIL abbiamo indicato a chiare lettere il nostro obiettivo: garantire passaggi in trasparenza e coerentemente alle esigenze di tutte le parti coinvolte, l’Amministrazione da un lato e i lavoratori dall’altro.
Abbiamo quindi proposto:
di rivedere l’art. 2 stabilendo una ricognizione periodica, a cadenza annuale, sulle necessità connesse ai fabbisogni;
di riformulare l’articolo 3, eliminando il riferimento alle situazioni di urgenza e stabilendo un metodo per l’interpello (meglio i test che i colloqui, troppo discrezionali). Abbiamo chiesto, inoltre, un preventivo incontro con le OO.SS. prima dell’emanazione del provvedimento di inquadramento;
di introdurre un art. 5 per comprendere la mobilità orizzontale a richiesta del dipendente e per disciplinare i casi in cui si fa riferimento a tali passaggi per comprovate ragioni di salute.
In particolare, su quest’ultimo punto abbiamo segnalato che, in mancanza di un simile riferimento, rispetto alla disciplina scaturita dagli ultimi accordi l’Amministrazione declinerebbe un quadro peggiorativo, dove il passaggio sarebbe esclusivamente legato a esigenze di servizio. Appare fondamentale, in questo senso, non disperdere quanto di buono c’era nelle intese pregresse.
Ferie
In relazione al messaggio 2371/2024, abbiamo ricordato all’Amministrazione come le ferie siano un diritto di lavoratrici e lavoratori, che in INPS hanno costantemente mostrato senso di abnegazione e professionalità.
Come FP CGIL abbiamo quindi richiamato l’attenzione sulla forma prescrittiva del messaggio e sui meccanismi di elasticità normalmente contemplati in Istituto.
L’esigenza è contemperare i due diritti: quello centrale dei lavoratori di disporre delle proprie ferie e quello di garantire l’utenza. Nel contesto normativo e alla luce del quadro contrattuale condiviso, una eccessiva rigidità nella lettura di sporadiche situazioni potrebbe portare anche a risultati opposti alle aspettative. L’Amministrazione ha garantito che situazioni particolari saranno attenzionate in maniera oculata.
A margine della riunione l’Amministrazione ha espresso fiducia nella possibilità di bandire il concorso per gli ispettori di vigilanza nel mese di settembre, specie se la norma – in virtù degli emendamenti adottati – non dovesse richiedere modifiche al PIAO. Su questo attendiamo novità.
Come FP CGIL abbiamo posto, infine, il tema delle valutazioni individuali, su cui continuiamo a chiedere un tavolo a parte. La contraddizione più evidente l’abbiamo avuta con riferimento agli assunti del 2023: in talune regioni sono stati valutati come gli altri colleghi, in altre realtà sono stati sottoposti a un giudizio sommario e senza distinzioni. Il sistema vigente non ci piace ma continuando di questo passo, senza una cabina di regia, rischiamo di trasformare quello che è già un modello disfunzionale in una farsa.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo