Il Ministro Tremonti e il Governo da circa tre anni scoprono nel mese di agosto l’esistenza dell’evasione fiscale.
Si minaccia, come al solito, una calda estate per gli evasori, definiti in uno spot “parassiti che vivono delle sostanze altrui”.
Udite, udite, si minacciano controlli a tappeto per scoprire i proprietari di mega yacht, di case di lusso estive e SUV. La realtà purtroppo è molto diversa. I dati ufficiali forniti dalla stessa Agenzia affermano il contrario.
Il piano aziendale dell’Agenzia delle Entrate, a fronte di 10 miliardi recuperati nel 2010 dalla lotta all’evasione, si propone per il 2011 di incassare 8 miliardi cioé 2 miliardi in meno, 3 rispetto allo spot.
Gli accertamenti ai fini delle Imposte Dirette e dell’IVA, passano da 167.000 consuntivati nel 2010 ai 130.000 programmati per il 2011 cioè meno controlli su professionisti ed imprese minori.
Di fronte ad una evasione complessiva di 160 miliardi di euro il Governo ritiene di propagandare come fatto eccezionale il recupero di 11 miliardi!!
Va ricordato che nel 2010 l’evasione al di là di ogni propaganda è aumentata di 30 miliardi.
La lotta all’evasione fiscale non si fa con spot o proclami, deve essere un impegno quotidiano, si devono inasprire le sanzioni, bisogna introdurre norme specifiche che rendano più difficile evadere le tasse e potenziare la macchina fiscale.
Ricordiamo infine, che l’art 7 del recente decreto sviluppo, oltre ad aver reso obbligatorio il coordinamento delle attività di tutti gli Enti che svolgono attività ispettive, aumentando la burocrazia, ha limitato la possibilità di più controlli sullo stesso soggetto nell’arco di sei mesi.
Semplificazione Amministrativa, o incentivazione all’evasione?
Roma, 10 agosto 2011