Agenzia delle Entrate – FVG: L’Agenzia delle Entrate fa cassa tagliando lo stipendio ai dipendenti invalidi

18 Luglio 2011

FVG: L'Agenzia delle Entrate fa cassa tagliando lo stipendio ai dipendenti invalidi

Giunge notizia che l’Agenzia delle Entrate sta tagliando lo stipendio dei suoi dipendenti con invalidità superiore al 50% quando si assentano per cure connesse alle loro patologie invalidanti.
Una breve premessa: esiste una norma, la legge 118/1971, poi integrata dal D.lgs. 509/1988, che riconosce ai lavoratori mutilati ed invalidi, con riduzione della capacità lavorativa maggiore del 50%, trenta giorni di congedo straordinario ai fini, appunto, della cura, certificata e dimostrata, connessa alle patologie invalidanti. E quindi, per esempio, una lavoratrice alla quale è stato asportato un seno a causa di un cancro, dopo le cure chemioterapiche, può affrontare le cure riabilitanti utilizzando anche questo tipo di congedo straordinario.
Ad integrare questa legge vi sono poi norme, sentenze e circolari, che sempre affermano in modo esplicito il diritto di questi lavoratori, più volte nel passato messo in discussione, ad essere remunerati nel momento in cui usufruiscono dei suddetti trenta giorni per cure, in quanto riconducibili alle assenze per malattia, e mai il vincolo, da parte delle amministrazioni, ad effettuare alcuna trattenuta.
Ebbene, di tutto ciò che lettura dà, con tutta evidenza, l’ Agenzia delle Entrate? Non ritiene di dover equiparare i giorni che un invalido utilizza per riabilitare la mancanza di un arto, piuttosto che di un seno, piuttosto che di qualcos’altro – ognuno scelga ciò che lo colpisce di più – alla malattia grave e alle terapie salvavita, come sembrerebbe logico fare e che non prevedono tra l’altro il taglio economico di alcunché. Li considera, invece, alla stregua di malattia comune, per la quale l’ineffabile ministro Brunetta ha stabilito qualche anno fa un taglio dello stipendio.
Non c’è che dire, bisogna fare i complimenti all’Agenzia delle Entrate per la sua illuminata interpretazione a sfavore degli “ultimi”, che le permette di far cassa a spese dei suoi dipendenti che si trovano in gravi e certificate condizioni di svantaggio.
Altro che far cassa rispetto ad un’evasione fiscale che ruota intorno ai 160 miliardi di euro all’anno e rispetto alla quale anche le ultime esternazioni, accompagnate da provvedimenti in linea con le esternazioni, sia di Tremonti sia di Befera, chiariscono perfettamente quali siano le intenzioni del Governo attualmente in carica !
Mi si permetta un ultimo pensiero : mi domando se, nel momento in cui adotta una simile interpretazione della norma, chi ne ha la responsabilità non provi un profondo senso di vergogna.

                                                                                                 Rossella Potocco
                                                                                         FP CGIL Agenzie Fiscali FVG

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