INPS- Relazione programmatica: il CIV incontra le organizzazioni sindacali

30 Maggio 2024

Nella mattinata di martedì si è tenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, in vista della relazione programmatica 2025/2027 che l’organo è chiamato a realizzare. 

Come FP CGIL abbiamo espresso al CIV le preoccupazioni che abbiamo manifestato all’Amministrazione, rilevando le analogie col quadro dell’anno scorso, una su tutte: la preoccupante carenza di organico che evidenzia un passivo di oltre 3.000 unità su scala nazionale. Rispetto a dodici mesi fa, però, c’è un elemento di rilievo che è impossibile ignorare: l’immissione dei consulenti di protezione sociale del 2023 si è conclusa e ciononostante si registrano ancora importanti scoperture in alcune aree del paese. 

Possiamo chiaramente compensare, nell’immediato, questo delta negativo ricorrendo a mobilità e comandi, ma se non capiamo come Ente che il problema è sistemico – legato principalmente al costo della vita – il rischio è quello di pensare solo in una logica di soluzioni tampone: l’immissione, subordinata ai nulla osta degli enti di provenienza, sarà concessa via via in misura minore, posta la difficoltà attrattiva per tutto l’apparato pubblico e non solo per INPS.

Per questa ragione ritenevamo e riteniamo centrale la mappatura delle criticità d’organico sede per sede, proprio per rendere funzionali i prossimi cicli assunzionali e valorizzare la dimensione di prossimità che è lo storico punto di forza di questo ente. Servono concorsi rapidi, a carattere regionale o macro-regionale.

Occorre, parallelamente, valutare con attenzione tanto le trasformazioni legate al meta-processo quanto, più in generale, l’adozione di un sistema di misurazione della performance su cui attendiamo ancora delucidazioni. Nessuna ostilità preconcetta alle innovazioni, ma è importante evidenziare come le introduzioni tecnologiche – dall’intelligenza artificiale alla revisione complessiva dei processi – debbano sempre ruotare su una valorizzazione delle professionalità INPS, non su una sostituzione o su un indebolimento della presenza fisica. Per “vivere il cambiamento senza paura”, mantra del ministro Zangrillo, è essenziale una programmazione trasparente e condivisa dei percorsi di cambiamento, pena l’irruzione della realtà e la presentazione di un conto salatissimo per tutto il paese.

In questo senso, al di là dell’importanza strategica dei processi formativi su cui come sigla riteniamo essenziale proseguire con una visione d’insieme, non potevamo esimerci dall’importanza di richiamare la costituzione della Quarta Area, approdo per la crescita e asset importante nel nuovo ordinamento professionale. Investire in essa è essenziale, anche per dare piena esecuzione al contratto collettivo.

Abbiamo quindi ricordato un elemento emerso un anno fa e su cui avevamo registrato ampia condivisione: la costituzione di una commissione per le politiche del personale, un segnale d’attenzione e ascolto non scontato né banale, e soprattutto l’ipotesi di intervenire sulla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, fondo alimentato direttamente dai lavoratori e su cui le rappresentanze sindacali dovrebbero avere voce in capitolo.

Concludendo, ciò che quindi abbiamo chiesto al CIV è di dar forza alla centralità dell’utente, esterno ma anche interno. Serve un Istituto che operi per il miglioramento dei servizi, che investa risorse ed energie in processi di semplificazione: pensiamo, come sempre, alle criticità strutturali del SIN, che determinano effetti a cascata non solo per i cittadini ma anche nella corsa spasmodica agli obiettivi delle sedi; serve, altresì, un Istituto che difenda il proprio patrimonio di risorse, battendosi per la deroga al tetto imposto al Fondo dall’anacronistico d.l 75/2017.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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