Polizia Penitenziaria – Sfollamento del carcere femminile di Pozzuoli a seguito della scossa di magnitudo 4.4 a Napoli

21 Maggio 2024

Oggi, a causa della scossa di terremoto di magnitudo 4.4 che ha colpito la città di Napoli, il carcere femminile di Pozzuoli è stato evacuato per motivi di sicurezza. Circa 140 detenute sono state trasferite in altri istituti penitenziari della zona, tra cui Napoli Secondigliano, ICAM Di Lauro, Benevento e, probabilmente, anche Avellino.

A dare la notizia è Orlando Scocca, Coordinatore Regionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria per la Campania, lanciando un appello al Provveditore e chiedendo chiarimenti sulle modalità di riassegnazione del personale di Polizia del Carcere Femminile di Pozzuoli negli istituti di zona. Scocca ha inoltre richiesto un incontro urgente per discutere della questione.

Aggiunge Mirko Manna, Coordinatore Nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, commentando che “la situazione del carcere di Pozzuoli è solo una delle tante strutture che necessitano di una revisione strutturale. Molte carceri italiane hanno origine borbonica e, nonostante i fondi del PNRR, non si comprende perché lo Stato e l’Amministrazione Penitenziaria non abbiano ancora attivato le procedure di risanamento delle strutture o la costruzione di nuove, considerando anche il grave sovraffollamento che affligge le carceri italiane che oggi si attesta al otre 61.000 reclusi. Ancora una volta, a farne le spese sono le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Conclude Manna: “chiederemo  un incontro urgente con il Ministro Nordio per discutere della progettualità prevista per i prossimi anni, tra cui l’incremento del personale – richiesto più volte dalla Fp Cgil Nazionale Polizia Penitenziaria – e l’adeguamento delle strutture esistenti, che attualmente sono prive di salubrità e sicurezza. Non ci sono mezzi idonei a garantire al personale di Polizia Penitenziaria di poter operare in sicurezza, nel rispetto dei dettami costituzionali sul trattamento penitenziario Italiano ed europeo”.

Roma, 21 maggio 2024

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